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Vaccino Lazio, D'Amato. "Per terza dose useremo le metro come hub"

Lazio
©Ansa

A fronte di una temuta quarta ondata di contagi, l'assessore regionale alla Sanità avverte: "Teniamo sempre alta la guardia. C'è stato un incremento dei casi legato all'abbassamento dei livelli di attenzione, ma non siamo preoccupati"

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"Se la terza dose in autunno interesserà tutti, apriremo hub vaccinali anche nelle stazioni metro. Termini, Tiburtina, Anagnina, Rebibbia, noi siamo pronti". Alessio D'Amato, assessore regionale alla Sanità guarda al futuro con moderata serenità. Lo spiega in una intervista a La Repubblica, con il conforto dei numeri attuali: "Siamo al 73% dei cittadini laziali vaccinati e con le prenotazioni già effettuate andremo oltre l'80% per la fine di agosto. Fino a questo momento abbiamo somministrato 7,4 milioni di dosi". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE NEL LAZIO - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA)

I timori

A fronte di una temuta quarta ondata di contagi, D'Amato avverte: "Teniamo sempre alta la guardia. C'è stato un incremento dei casi legato all'abbassamento dei livelli di attenzione, ma non siamo preoccupati. Gli ultimi numeri sono buoni, cala la pressione sui reparti di Malattie infettive e in terapia intensiva. Il Lazio poteva finire in zona gialla, ma non è successo". Che fine farà il sistema degli hub? "Il tema della terza dose è centrale - chiarisce D'Amato -. Se interesserà il totale della popolazione dai 12 anni in su, lo potenzieremo con le metro. Se sarà limitata ai fragili e agli anziani, si può ragionare su una rivisitazione. A quel punto saranno centrali i medici di famiglia e i pediatri, così come le farmacie. Stiamo studiando degli incentivi per questa fascia. Per gli over 50 offriremo gratuitamente lo screening oncologico del colon e del retto con un esame delle feci. Anche in questo caso coinvolgeremo le farmacie".