Papa Francesco, l'Angelus al Gemelli: "Importante servizio sanitario accessibile a tutti"
LazioQueste le prime parole del pontefice affacciato al decimo piano del Policlinico Universitario Gemelli. Il pontefice ha aggiunto: "In questi giorni di ricovero in ospedale, ho sperimentato quanto sia importante un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, come c'è in Italia e in altri Paesi. Un servizio sanitario gratuito che assicuri un buon servizio accessibile a tutti. Non bisogna perdere questo bene prezioso. Bisogna mantenerlo"
Papa Francesco, che non ha più la febbre e sta proseguendo il decorso post-operatorio dopo l'intervento al colon, esattamente dopo una settimana è tornato a farsi vedere in pubblico con la preghiera dell'Angelus accolto da un grande appaluso dei fedeli presenti. Il pontefice, come annunciato nei giorni scorsi dal direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni, si è affacciato dal balconcino del decimo piano che è adiacente all'appartamento dove è ricoverato. Durante il suo discorso è tornato a sottolineare l'importanza di un "buon" servizio sanitario "accessibile a tutti". La sua voce era più flebile del solito e a tratti un po' roca, ma è apparso comunque in una discreta condizione di salute. Il suo discorso è stato più volte interrotto dalle grida: "Viva il Papa". Dopo l'Angelus, prima di raggiungere l'appartamento dove è ricoverato, ha salutato molte persone che lo attendevano nei corridoi del Policlinico Gemelli, tra malati, medici e infermieri, e ha donato rosari. Presenti all'Angelus anche il rettore dell'Università Cattolica, Franco Anelli, il direttore generale Marco Elefanti e l'assistenza ecclesiastico, monsignor Claudio Giuliodori.
Il Papa: "Ho sentito vicinanza e sostegno, grazie di cuore"
Queste le prime parole pronunciate nell'Angelus: "Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Sono contento di poter mantenere l'appuntamento domenicale dell'Angelus, anche qui dal Policlinico 'Gemelli'. Vi ringrazio tutti: ho sentito molto la vostra vicinanza e il sostegno delle vostre preghiere. Grazie di cuore".
"La premura di medici e sanitari è una carezza"
Papa Francesco ha definito "una carezza" la premura dei medici e operatori sanitari. "Il Vangelo di oggi dice che i discepoli di Gesù, inviati da Lui, 'ungevano con olio molti infermi e li guarivano'. Questo 'olio' ci fa pensare anche al sacramento dell'Unzione dei malati, che dà conforto allo spirito e al corpo. Ma questo 'olio' è anche l'ascolto, la vicinanza, la premura, la tenerezza - ha sottolineato il Papa - di chi si prende cura della persona malata: è come una carezza che fa stare meglio, lenisce il dolore e risolleva. Tutti noi, tutti, abbiamo bisogno prima o poi di questa 'unzione' della vicinanza e della tenerezza, e tutti possiamo donarla a qualcun altro, con una visita, una telefonata, una mano tesa a chi ha bisogno di aiuto". Il pontefice è tornato poi a ribadire tutto il suo apprezzamento per i medici e gli operatori sanitari, come aveva più volte fatto in questi mesi di pandemia. "Voglio dire il mio apprezzamento e il mio incoraggiamento ai medici e a tutti gli operatori sanitari e al personale di questo ospedali e degli altri ospedali. Lavorano tanto".
"È importante un buon servizio sanitario accessibile a tutti"
Il Papa è tornato a sottolineare l'importanza di un "buon" servizio sanitario "accessibile a tutti": "In questi giorni di ricovero in ospedale, ho sperimentato quanto sia importante un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, come c'è in Italia e in altri Paesi. Un servizio sanitario gratuito che assicuri un buon servizio accessibile a tutti. Non bisogna perdere questo bene prezioso. Bisogna mantenerlo. E per questo occorre impegnarsi tutti, perché serve a tutti e chiede il contributo di tutti". Ha in seguito invitato a pregare "per tutti i malati, specialmente per quelli in condizioni più difficili: nessuno sia lasciato solo".
"La Chiesa non venda sanità, salvare le istituzioni gratuite"
"Anche nella Chiesa - ha proseguito il Papa - succede a volte che qualche istituzione sanitaria per una non buona gestione non va bene economicamente. Il primo pensiero che ti viene è venderla. Ma la tua vocazione di Chiesa non è avere dei quattrini è fare il servizio e il servizio sempre gratuito. Non dimenticatevi: salvare le istituzioni gratuite".
"Accompagnare bambini malati che soffrono con preghiera"
Il pontefice ha affermato: "Qui ci sono alcuni amici bambini malati, perché soffrono i bambini? Perché soffrono i bambini è una domanda che tocca il cuore: accompagnarli con la preghiera e pregare per tutti i malati, specialmente per quelli in condizioni più difficili: nessuno sia lasciato solo, ognuno possa ricevere l'unzione dell'ascolto, della vicinanza, della tenerezza, e della cura". Prima di affacciarsi dal balconcino del decimo piano, il Papa ha fatto visita al reparto oncologico pediatrico che si trova sullo stesso piano. Qui ha salutato i piccoli pazienti insieme ai loro genitori. Il pontefice ha poi portato alcuni di loro insieme a lui sul balcone per la recita della preghiera, come Anna, di 13 anni, che proprio alcuni giorni fa aveva scritto una lettera al Papa che è stata sottoscritta da tutti i piccoli pazienti della pediatria oncologica. C'erano poi Giorgio di quattro anni, Michael di sei ed Elena, di 13.
"Preghiera ad Haiti dopo uccisione presidente e ferimento moglie"
Durante l'Angelus il Papa ha parlato di Haiti: "Negli ultimi giorni la mia preghiera è stata spesso rivolta ad Haiti dopo l'uccisione del presidente e il ferimento della moglie. Mi unisco all'accorato appello dei vescovi del Paese: deporre le armi, scegliere la vita, scegliere di vivere insieme fraternamente nell'interesse di tutti. Sono vicino al caro popolo haitiano, auspico che cessi la spirale della violenza e la nazione possa riprendere il cammino verso un futuro di pace e di concordia".
"Esorto tutti ad avere cura di mari e oceani, niente plastica in mare"
Il Papa ha dichiarato: "Oggi ricorre la domenica del mare dedicata in modo particolare ai marittimi e a quanti hanno nel mare la fonte di lavoro e di sostentamento prego per loro ed esorto tutti ad avere cura degli oceani e del mare. Curare la salute dei mari! Niente plastica in mare".
"Europa sia unita nei suoi valori fondanti"
Il pontefice ha ricordato: "Oggi si celebra la festa di San Benedetto, Abate e Patrono d'Europa. Un abbraccio al nostro Santo protettore. Facciamo gli auguri ai benedettini e alle benedettine in tutto il mondo. E auguri all'Europa, che sia unita nei suoi valori fondanti".
La situazione davanti al Gemelli per l'Angelus
Con le ultime bonifiche da parte della polizia nel piazzale antistante l'ingresso del policlinico universitario Agostino Gemelli si sono completate le operazioni di predisposizione per quanto riguarda la sicurezza per la recita dell'Angelus di Papa Francesco dal nosocomio romano, la prima per il Pontefice argentino ricoverato da domenica scorsa. All'ingresso del policlinico diversi agenti della polizia e dei carabinieri agevolano l'afflusso dei pellegrini. L'ospedale è normalmente aperto al pubblico. È stato predisposto anche un maxi-schermo per agevolare i fedeli e tutto il personale dell'ospedale nella partecipazione alla recita dell'Angelus. Sotto la statua di San Giovanni Paolo Il, sotto le finestre dell'appartamento dei Papi, diversi fedeli, guidati da un gruppo di suore, hanno ntonato canti e preghiere in attesa del Papa.
Piazzale gremito di fedeli
Un piazzale gremito di fedeli, pellegrini ma anche di tanti malati, pazienti, dei loro accompagnatori, come del personale medico e infermieristico dell'ospedale tutto hanno partecipato alla recita dell'Angelus di Papa Francesco. Nonostante le elevate temperature in tantissimi, facendosi scudo con ombrellini e cappellini, hanno accompagnato con calore la recita della preghiera domenicale. Un signore e una signora peruviani da trent'anni in Italia hanno spiegato ai tanti cronisti presenti: "Siamo qui perché Francesco è uno di noi". Alle finestre dell'ospedale in tanti si sono affacciati, medici e pure pazienti, qualcuno visibilmente alzatosi dal letto della degenza proprio per intercettare la vista del Papa.
Le condizioni di salute del pontefice
Quella tra venerdì è sabato è stata una notte tranquilla per il pontefice, dopo l'intervento al colon. Nella giornata di ieri ha fatto colazione e ha trascorso un'altra giornata di riposo. "Gli esami del sangue sono soddisfacenti e prosegue le cure prescritte", ha fatto sapere ieri il portavoce vaticano Matteo Bruni. Le dimissioni del Papa e il suo ritorno in Vaticano potrebbero esserci tra lunedì e martedì, sempre se verrà confermato il quadro clinico positivo comunicato in questi giorni.
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