La Procura di Roma punta ad "accertare ulteriori soggetti coinvolti" e individuare i "reali destinatari" del materiale segreto consegnato dal capitano di fregata Walter Biot al militare russo che godeva di immunità diplomatica
Le indagini della Procura di Roma sull'attività di Walter Biot, il capitano di fregata della Marina militare italiana arresatato con l'accusa di spionaggio (CHI E'), punteranno anche ad "accertare ulteriori soggetti coinvolti" e individuare i "reali destinatari" del materiale segreto consegnato al militare russo che godeva di immunità diplomatica (CONVALIDATO L'ARRESTO - LE PAROLE DELLA MOGLIE). In un passaggio dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Roma Antonella Minunni nei confronti di Biot sono definiti i futuri passi dell'indagine. Al momento l'unica persona iscritta nel registro degli indagati è il militare della Marina che si trova attualmente detenuto in carcere a Regina Coeli.
Si cercano eventuali complici
Obiettivo degli inquirenti, anche grazie all'analisi dei supporti digitali, telefoni cellulari e pc sequestrati a Biot, è delineare il perimetro in cui si muoveva e accertare, eventualmente, l'esistenza di complici che abbiano favorito l'attività di spionaggio. Attività che potrebbe risalire nel tempo ma che è stata "documentata" dal 18 marzo scorso quando lo Stato Maggiore della Difesa ha piazzato nell'ufficio del militare una telecamere nascosta e che immortalato almeno 3 episodi illeciti.
