In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Forza Nuova propone a Roberto Vannacci la candidatura a Monza. Il generale: "Io non mollo"

Politica

Il partito di estrema destra propone al generale - al centro di polemiche per frasi sessiste e razziste - la candidatura alle elezioni suppletive di Monza per il seggio vacante dopo la morte di Silvio Berlusconi. L'annuncio in un comunicato

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Mentre non si placano le polemiche sulle sue dichiarazioni omofobe, misogine e razziste, Forza Nuova propone al generale Roberto Vannacci la candidatura alle elezioni suppletive di Monza per il seggio vacante dopo la morte di Silvio Berlusconi. Lo annuncia un comunicato in cui si spiega che il segretario di Fn, Roberto Fiore, è "l'unico uomo politico ad oggi ad aver difeso il Generale Vannacci per il suo libro e le sue parole". "Nella speranza che sia contro la guerra, e contro la follia vaccinale - dice Fiore - chiedo a Roberto Vannacci di presentarsi, per Forza Nuova, alle elezioni suppletive di Monza. Un atto di coraggio che lombardi ed italiani apprezzerebbero. Gli italiani vogliono una Rivoluzione Italiana" (COSA HA DETTO VANNACCI IERI).

Rimosso dal suo incarico

Ieri Vannacci, 54 anni, è stato rimosso dalla guida dell'Istituto geografico militare di Firenze. Un provvedimento preso dopo la pubblicazione del suo libro dai contenuti omofobi e sessisti. Dal 20 agosto, gli subentra un altro generale, Massimo Panizzi, che in passato è stato portavoce dell’ammiraglio Giampaolo Di Paola quando era ministro della Difesa del governo Monti. In un'intervista su Rete 4, commentando la rimozione dopo le polemiche sul contenuto del suo testo, Vannacci ha detto che "quando scrivevo questo libro sapevo che avrebbe dato da discutere ma sicuramente non mi aspettavo questo polverone. Non replicherò a decisioni che arrivano da una catena gerarchica. Lo farò nelle sedi opportune".  

approfondimento

Chi è il generale Roberto Vannacci, dalla carriera militare al libro