"Dovrà stare attento a chiarire che quello non sarà un giornale di partito", afferma il leader di Azione. "Mi ha telefonato prima di fare la conferenza stampa e gli ho fatto un caloroso in bocca al lupo"
Matteo Renzi "dovrà stare attento a chiarire che quello non sarà un giornale di partito", afferma il leader di Azione Carlo Calenda in un'intervista a La Stampa riferendosi al nuovo ruolo di direttore de Il Riformista del presidente di Italia Viva. Quel giornale, rimarca Calenda, "non sarà l'Unità, Il Popolo o l'Avanti! del Terzo polo. E questo per un dovere di rispetto verso i nostri elettori e verso i lettori del Riformista". In ogni caso, dice, "gli faccio i miei auguri, se è questo che vuole fare nella vita". Riferendosi poi alla politica, Calenda ha detto di non sentirsi scoraggiato dai risultati ottenuti dal Terzo polo alle ultime regionali. "Non capisco dove siano i calcinacci" del Terzo polo, dichiara il segretario. "Siamo cresciuti ininterrottamente sino alle Regionali che per noi sono letteralmente impossibili". Sul progetto di fusione tra i due partiti, spiega che "unire i gruppi dirigenti" richiede "complessità" e "fatica". Un "errore sarebbe essere impazienti". Giorgia Meloni, argomenta, "non si è scoraggiata e questo è stato il suo grande pregio. Noi alla nostra prima prova nazionale" - ricorda - abbiamo preso l'8%: se non è una buona partenza, ditemi voi cosa lo è!".
Gli auguri a Silvio Berlusconi
Calenda fa poi gli "auguri" a Berlusconi che "ha rappresentato una storia grande, una storia di parte, che dall'altra parte ha generato una reazione eguale e contraria, uno schema sbagliato. Noi vogliamo superarlo". A chi gli consiglia di accettare il ruolo di minoranza esigente, replica: "Conosco il ruolo delle minoranze esigenti", ma oggi "la sfida è diversa: è cambiato il sistema. Combattere questo falso bipolarismo non è facile, noi ci siamo presi un grande rischio. Ma sono convinto che ce la faremo". "Nel passato gli elettori", argomenta ancora Calenda, hanno votato persone "abili nel mobilitare la nostra pancia. Ma se continueremo a votare, come se dovessimo eleggere degli influencer, resteremo sempre delusi".