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Incidenti stradali, Salvini: "In Italia più vittime che in Europa, ora regole più severe"

Politica
©Ansa

Alla luce del rapporto sulla incidentalità stradale e dopo le parole del Presidente della Repubblica durante il discorso di fine anno, il ministro dei Trasporti e della mobilità sostenibili sottolinea: "I tecnici del Mit sono già al lavoro per riaggiornare il Codice della Strada. Regole più efficaci e severe, soprattutto per chi causa incidenti gravi sotto effetto di alcol e o droga, ma anche maggiori controlli e un miglior approccio all'educazione stradale nelle scuole"

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Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Matteo Salvini annuncia una revisione del Codice della Strada e una stretta alle regole per frenare incidenti e morti sulle strade italiane. Il fenomeno, evidenziato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di fine anno, viene ricordato da Salvini con questi dati, sfrutto del rapporto sull'incidentalità stradale: "I numeri indicano che sulle strade italiane si muore di più rispetto a 14 Stati europei: nel Vecchio Continente il rapporto vittime/milioni di abitanti è di 44,7, mentre in Italia nel 2021 il dato tocca quota 48,5 (era 40,2 nel 2020, ma pesavano anche le limitazioni causate dal Covid)". Per Salvini è dunque "necessario impegnarsi a fondo per invertire questo tragico fenomeno, denunciato con autorevolezza anche dal Presidente della Repubblica in occasione del discorso di Capodanno". 

Stretta alle regole del Codice della Strada

L'idea di una stretta alle regole del Codice è partita anche dalla consapevolezza dei numerosi giovani coinvolti in incidenti stradali: "E' necessario informare, affinché fin da giovanissimi si acquisisca la giusta consapevolezza delle regole. In famiglia e a scuola - dice il ministro - seguire le regole è un dovere e una forma di rispetto nei confronti di se stessi e degli altri, perché un gesto banale come un'occhiata allo smartphone può causare conseguenze drammatiche". Per questo motivo, prosegue Salvini, "i tecnici del Mit sono già al lavoro per riaggiornare il Codice della Strada, anche alla luce di novità come l'utilizzo intensivo di monopattini - soprattutto nelle città - e la necessità di tutelare chi (come i ciclisti) troppo spesso sono vittime di gravi negligenze altrui. E' già partito un confronto con i miei colleghi Matteo Piantedosi e Giuseppe Valditara per disegnare un pacchetto di interventi a 360 gradi. Immaginiamo regole più efficaci e severe, soprattutto per chi causa incidenti gravi sotto effetto di alcol e o droga, ma anche maggiori controlli e un miglior approccio all'educazione stradale nelle scuole".

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