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Lega, Salvini: "Ascolto tutti, poi decido io". Giorgetti: "Saprà fare sintesi"

Politica
©Ansa

I rappresentanti del partito leghista si sono riuniti per il Consiglio federale a Roma. L’organo esecutivo è stato convocato dopo le anticipazioni del libro di Bruno Vespa in cui Giorgetti ha criticato la linea salviniana. Il ministro dopo la riunione: "La Lega è una, è la casa di tutti noi". Confermata linea del leader all'unanimità

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"Il Consiglio federale ha votato all'unanimità la condivisione della linea politica affidando mandato pieno al segretario Matteo Salvini sulla via della Lega nazionale". Con questa nota del partito si conclude il consiglio durato quasi 5 ore alla Camera. La Lega si ricompatta dunque nella riunione del consiglio federale che si è svolta al Palazzo dei gruppi di Montecitorio. Il massimo organo esecutivo del partito era stato convocato da Roberto Calderoli dopo le anticipazioni del libro di Bruno Vespa in cui il ministro leghista Giancarlo Giorgetti ha mosso delle critiche alla linea di Matteo Salvini. Alla riunione con Salvini hanno partecipato, in presenza e in video collegamento, una quarantina di dirigenti leghisti, tra cui i suoi tre vice, Giorgetti, Andrea Crippa e Lorenzo Fontana, i capigruppo di Camera e Senato, i capi delegazione a Strasburgo, i coordinatori regionali e i governatori. Da quanto trapela, tutti coloro che sono intervenuti in Consiglio Federale, a partire da Giancarlo Giorgetti, hanno ribadito totale fiducia nell'attività, nella visione e nella strategia del segretario Matteo Salvini.

"Un bel consiglio federale. Una bella discussione, il confronto è sempre positivo. Salvini ha ascoltato tutti, anch'io ho espresso le mie idee. La Lega è una, è la casa di tutti noi e Salvini ne è il segretario. Saprà fare sintesi, porterà avanti la linea", ha detto Giancarlo Giorgetti, al termine del consiglio federale della Lega.

In serata, da quanto emerso, Salvini si sarebbe detto "molto soddisfatto" perché il partito ha condiviso la linea a partire dal taglio delle tasse e sul progetto in Europa, "a testa alta alternativi alla sinistra". Salvini ha lodato "il lavoro pancia a terra sui Referendum sulla Giustizia" e ha ribadito: "Avanti con l'unità del Centrodestra, la Lega vanta più di 100.000 iscritti e piu' di 800 sindaci". Il risultato dunque sembra quello di una tregua armata che dovrebbe durare un mese o poco più, fino a quando nell'assemblea programmatica prevista l'11 e 12 dicembre ( con parlamentari, governatori, sindaci, esponenti di governo ed eurodeputati), non si tireranno le fila sulla linea strategica del partito. 

Intervento di Salvini su taglio tasse, no a Rdc 

È durato più di 50 minuti l'intervento di Salvini al consiglio federale della Lega. Tra i temi e gli obiettivi, il leader ha rimarcato "il massimo impegno sul taglio delle tasse. Nove miliardi per regalare redditi di cittadinanza a furbi ed evasori non è rispettoso per chi fatica e lavora, interverremo in Aula per dirottare sul taglio delle tasse una parte di quei miliardi".

Le dichiarazioni di Salvini prima della riunione

"Ascolto tutti e decido, come sono solito fare sempre", aveva detto il leader della Lega, Matteo Salvini, arrivando alla Camera per la riunione del consiglio federale del partito. "Il Consiglio federale penso che all'unanimità, è questa la mia impressione, approverà le posizioni presenti e future della Lega che in Italia e in Europa sono e saranno alternative alla sinistra", ha dichiarato. "Andiamo a decidere come e quanto taglieremo le tasse. La priorità è tagliare le tasse e difendere il lavoro, questo sarà centro del consiglio federale", ha ribadito. "Stiamo affrontando un periodo di governo di unità nazionale per superare la pandemia. Quello che abbiamo in testa è un governo liberale di centrodestra fondato su alcuni valori come la difesa della famiglia e delle libertà", ha detto il leader leghista, che ha concluso rispondendo “no” a chi gli domandava se avesse letto il libro di Bruno Vespa in cui Giorgetti ha definito "incompiuta" la svolta europeista di Salvini.

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