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Recovery, Italia Viva insiste: "Ci separa un abisso". Ma Palazzo Chigi: "Confronto sereno"

Politica
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Continuano le tensioni nella maggioranza sul Piano con cui verranno spesi i miliardi del Recovery fund. Oggi incontro tra i ministri Gualtieri e Amendola e la delegazione di Italia Viva. Fonti Iv: “Sui contenuti ci separa un abisso, non saremo complici di sprechi e di un piano senza ambizione”. Da Palazzo Chigi trapela che restano i nodi ma il clima è positivo. Botta e risposta a distanza tra Renzi (“se immobilismo legislatura finisce”) e Conte (“stop ultimatum”)

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RECOVERY: LA CORSA DEGLI STATI EUROPEI

 

Archiviata la manovra, il governo è al lavoro per definire il Piano con cui verranno spesi i miliardi del Recovery fund. Sul piano di fondi Ue da giorni Italia Viva ha espresso le proprie posizioni, minacciando anche un’uscita dalla maggioranza di governo. Oggi nella sede del ministero dell'Economia si è svolto un incontro di diverse ore tra i ministri Roberto Gualtieri ed Enzo Amendola e la delegazione di Iv. E non si è arrivati a un punto di accordo.

Fonti Iv: sui contenuti ci separa un abisso

"Sui contenuti non ci siamo, ci separa un abisso: abbiamo mandato 30 pagine, loro una bozza di Recovery plan modificata dopo la conferenza stampa di Renzi e arrivata ieri notte”, hanno detto fonti di Iv dopo il confronto al Mef che definiscono "serrato e non risolutivo". Punti cruciali per Iv sono: "Mes, infrastrutture, giustizia, Pubblica amministrazione, 5g, no alla fondazione cybersecurity che, tolta dalla manovra, rispunta nascosta nel Recovery”. Le stesse fonti aggiungono che "quello che poteva essere fatto già dal 22 luglio, quando abbiamo chiesto di iniziare a discutere il Recovery plan, lo stiamo facendo adesso, e di corsa purtroppo. Ci separa un abisso nel metodo e sui contenuti: non saremo complici di un piano senza ambizione per il futuro del paese".

Fonti governo: restano nodi ma clima positivo con Iv

Secondo fonti di Palazzo Chigi invece l’incontro si è svolto in un clima "positivo". La riunione avrebbe affrontato il documento punto per punto, sul merito. Si sarebbe registrato un disaccordo di fondo sulla proposta di Iv di usare tutti i prestiti per progetti aggiuntivi: far crescere il debito sarebbe incompatibile, è la linea del governo, con l'obiettivo di rientro dal debito che l'Ue continua ad indicare l'Europa. Sulle proposte ci si sarebbe lasciati con l'intenzione di proseguire il confronto e lo scambio di osservazioni, anche alla luce della nuova bozza di Recovery emersa nelle ultime ore, che recepirebbe già alcune osservazioni. I nodi più politici dovrebbero invece essere affrontati a un tavolo, probabilmente a Palazzo Chigi, con tutti i partiti della maggioranza.

Documento Iv: non saremo complici di sprechi

In mattinata Italia Viva aveva inviato un documento al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri sul Recovery plan. "Non servono progetti nascosti nei cassetti e tirati fuori all'ultimo minuto”, si legge. “Occorre trasparenza. Questo è il documento più importante della legislatura: è in gioco il futuro dei nostri figli. Queste risorse sono risorse eccezionali: sprecare una così rilevante occasione sarebbe drammatico non solo per noi ma anche per i nostri figli e i nostri nipoti. Non possiamo accettare un documento senza una visione, non possiamo essere complici del più grande spreco di denaro pubblico”.

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Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella dichiarazione di voto sulla manovra in Senato in giornata ha ribadito: "A chi ci viene a dire 'siete irresponsabili perché mettete in discussione la stabilità', rispondo che io ho lavorato perché si proseguisse l'esperienza di legislatura perché pensiamo sia un valore la stabilità ma c'è una differenza epocale tra la stabilità e l'immobilismo. Come in una bicicletta l'equilibrio si tiene se ci si muove o l'immobilismo fa terminare la vita della legislatura. Ecco perché abbiamo chiesto chiarezza".

Conte a Renzi: stop ultimatum

Il nodo della convivenza con Matteo Renzi è stato affrontato dal premier Giuseppe Conte nel corso della lunga conferenza stampa odierna. Ha avvertito Iv che gli "ultimatum non sono ammissibili” e ha aggiunto: "Se verrà meno la fiducia di un partito andrà in Parlamento. Non cerco altre maggioranze”. Sul dossier Recovery Plan ha poi ribadito: "Non ho detto che va tutto bene, se non abbiamo ancora la struttura di governance vuol dire che dobbiamo affrettarci. Dobbiamo correre. Quello che sin qui è mancato è la sintesi politica finale, dove è giusto che ogni partito dica la sua sulle risorse ma senza una coesione della maggioranza si può solo vivacchiare”.

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