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Manovra, dall'accorpamento Imu-Tasi alla tassa sulle auto aziendali: cosa c'è da sapere

Politica

Rush finale per la legge di bilancio che la prossima settimana inizia il suo iter in Parlamento. Definiti i dettagli della nuova Imu, con un'aliquota dell'8,6 per mille. Passo indietro invece sul prelievo sulle auto aziendali, ma resta la polemica

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La manovra arriva al rush finale prima di approdare in Parlamento, dopo la stesura dell’ennesima bozza che al suo interno vede diverse novità. Nell’ultima versione della legge di bilancio sono stati definiti i dettagli la nuova Imu (fusione Imu-Tasi), mentre è stata confermata la plastic tax. È ancora polemica invece sulle auto aziendali: nell’ultima stesura viene ridimensionata la stangata ma M5s e Italia viva promettono battaglia. Salta, nell'ultima versione della bozza della manovra, la norma che stanziava 100 milioni per le indennità dei ministeri. Mentre per le imprese viene riconfermata Industria 4.0. La versione definitiva della manovra dovrebbe arrivare lunedì in Parlamento, dopo un ultimo check, nel weekend, fra i tecnici del Ministero dell'Economia e di Palazzo Chigi.

Nasce la nuova Imu, accorpamento con la Tasi

Gli ultimi giorni sono serviti anche a definire i dettagli della nuova tassa frutto della fusione fra Imu e Tasi. Nell'ultima versione della manovra, l'aliquota base della nuova Imu viene fissata all'8,6 per mille. I sindaci potranno ridurla fino a zero ma anche aumentarla fino a un massimo del 10,6 per mille. E, solo nel 2020, potranno portarla all'11,4 per mille. Confedilizia parla di una "nuova patrimoniale sugli immobili peggiore delle due attuali" visto che "aumenta l'aliquota di base dal 7,6 all'8,6 per mille". Le scadenze per passare alla cassa per la nuova Imu resteranno due, 16 giugno e 16 dicembre. Per il 2020 per la prima rata si dovrà versare la metà di quanto pagato nel 2019 in attesa che i sindaci, con apposite delibere, decidano se aumentare o diminuire l'aliquota base (all'8,6 per mille).

Definita la plastic tax

Sono stati definiti i prodotti su cui peserà la plastic tax da un euro al chilo. Ci sono le bottiglie e i tappi, le buste e le etichette, le vaschette per gli alimenti e il tetrapak. L'ultima stesura, però, prevede anche incentivi per i produttori di plastiche che adeguino i macchinari per produrre materiali biodegradabili e compostabili. La tassa potrebbe costare 100 euro l'anno a famiglia.

Passo indietro sulle auto aziendali

Fa ancora discutere la stretta sulle auto aziendali, nonostante il passo indietro dell’ultima bozza della manovra. Inizialmente, la misura prevedeva un aumento delle tasse del 100% tout court. La nuova versione, invece, le lascia invariate per i veicoli ecologici e le innalza dal 30% al 60% o al 100% per quelli inquinanti. Ma prosegue la polemica. “Per me non è abbastanza", ha commentato il viceministro al Ministero per lo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, del M5S. Mentre Renzi ha annunciato che in Parlamento Italia Viva lavorerà "per eliminare le tasse su auto aziendali, plastica e zucchero".

Saltano i 100 milioni per i ministeri

È saltata nell’ultima bozza la norma che stanziava 100 milioni per le indennità dei ministeri: niente aumenti, quindi, degli stipendi per i funzionari ministeriali. Contro la norma si era schierato il Movimento 5 Stelle, con il viceministro Stefano Buffagni che chiedeva piuttosto di destinare quei fondi alle imprese per l'assunzione di giovani.

Nasce "local tax", fonde canoni per aree pubbliche e messaggi pubblicitari

La bozza della manovra prevede anche la nascita della Local tax, che dal 2021 racchiuderà in un'unica tassa le "entrate riguardanti l'occupazione di aree pubbliche e la diffusione di messaggi pubblicitari". Saranno gli enti locali a disciplinare la nuova tassa. Gli stessi enti potranno variare il gettito. Potranno abbassarlo fino ad azzerarlo o aumentarlo, ma con dei limiti. L'unificazione riguarda: la tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (Tosap), il canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (Cosap),l'imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni (Icp Dpa), il canone per l'installazione dei mezzi pubblicitari (Cimp) e il canone previsto dal codice della strada.