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Rifiuti, Di Maio: “Sorpreso da polemica Salvini, non creare tensioni”

Politica

Dopo il botta e risposta di ieri, i due vicepremier tornano a discutere sugli inceneritori. Il leghista: “Li faremo”. Il leader M5S: “Ieri sera scherzavamo insieme, oggi nuovo dibattito inutile su una cosa che, non essendo nel contratto, non si può fare e non si farà”

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“Non vedo perché si debbano creare tensioni inutili nel governo per una cosa che, non essendo nel contratto, non si può fare e non si farà". Così Luigi Di Maio, in un'intervista con upday, torna sulla questione degli inceneritori (COSA SONO). “Devo dire che mi ha un po' sorpreso la polemica di oggi, perché ieri sera eravamo insieme con i sottosegretari, con Salvini e con il presidente Conte al vertice sul decreto fiscale e si rideva e si scherzava in senso positivo. Poi è iniziato di nuovo questo dibattito stamattina", ha aggiunto il leader del M5S. 

La polemica tra Salvini e Di Maio

Non si ferma, quindi, la polemica tra i due vicepremier sui rifiuti. Luigi Di Maio e Matteo Salvini sono tornati oggi sul tema dopo il botta e risposta di ieri, con il leghista che aveva auspicato “un termovalorizzatore per ogni provincia” per risolvere l’emergenza in Campania e il pentastellato che aveva risposto che “gli inceneritori non c'entrano una beneamata ceppa e non sono nel contratto di governo”. Il ministro dell’Interno, in un’intervista a Raidue, ha dichiarato: “Gli inceneritori li dovrebbero scegliere i sindaci e la Regione, ma tutti dicono di no. Quindi li faremo. E 'senza ceppa'”. Non si è fatta attendere la risposta di Di Maio: oltre a dirsi “sorpreso” della presa di posizione di Salvini, si è detto anche dispiaciuto per il fatto che il collega vicepremier “abbia deciso di lanciarsi in questa inutile polemica e di creare tensioni nel governo. Abbiamo già abbastanza nemici per creare tensioni fra noi”. Secondo il pentastellato, sulla questione rifiuti “dobbiamo puntare sulla raccolta differenziata”. “Il mio modello è Treviso, dove c'è solo raccolta differenziata e non ci sono inceneritori. Abbiamo un ministro dell'ambiente che ha scoperto la Terra dei fuochi e conosce la Campania, quindi affidiamoci a lui. Lì ci vive la mia famiglia, sono la persona più preoccupata”, ha spiegato.

Costa: “Inceneritori non sono nel contratto di governo”

E nella polemica tra Di Maio e Salvini - secondo cui “chi dice sempre e solo dei ‘No’ provoca roghi tossici e malattie” - si è inserito proprio il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. "Gli inceneritori non sono nel contratto di governo”, ha ribadito. "A Salvini hanno raccontato che c'è una emergenza rifiuti che è diversa dalla questione dei roghi tossici; lunedì ci vedremo a Caserta per firmare un piano di azione non sull'emergenza dei rifiuti ma sulla sofferenza per i roghi tossici, che è un'altra cosa", ha aggiunto spiegando di avere sentito per telefono il leader leghista, che lunedì sarà a Caserta con altri sei ministri. È intervenuto sul tema anche il presidente della Camera Roberto Fico. "È uno schiaffo forte a questa città e a questa regione arrivare qui e dire che ci vuole un termovalorizzatore a provincia dopo le lotte che sono state fatte e dopo l'avanzamento delle nuove tecnologie. Ve lo assicuro, non si farà neanche un inceneritore in più", ha detto.