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Elezioni, a rischio 15 candidature del centrodestra in Lombardia

Politica
Michela Vittoria Brambilla e Silvio Berlusconi (archivio Ansa)

La Corte d’Appello esclude, per il momento, candidati all’uninominale Lombardia 1 per la Camera. Tra loro, la Brambilla. Il provvedimento preso per il mancato deposito della dichiarazione di apparentamento alla coalizione da parte della lista Noi con l'Italia. SPECIALE

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Problemi per la coalizione di centrodestra in Lombardia in vista dell’election day del 4 marzo. La Corte d'Appello di Milano ha escluso 15 candidature uninominali nella circoscrizione Lombardia 1 per la Camera dei Deputati. L'esclusione viene motivata dalla Corte d'Appello col mancato deposito della dichiarazione di apparentamento alla coalizione da parte della lista Noi con l'Italia. Ora il partito che fa capo a Lorenzo Cesa e Raffaele Fitto ha 48 ore per fare ricorso, che dovrà poi essere vagliato dalla Cassazione. Tra i nomi eccellenti colpiti dalla decisione della Corte d'appello, spiccano quelli della leader del Partito Animalista, Michela Vittoria Brambilla, nel collegio di Abbiategrasso, e Cristina Rossello, a Milano.

I nomi in bilico

Tra le 15 candidature ora in bilico, oltre alla Brambilla e alla Rossello, l’avvocato che ha assistito Silvio Berlusconi nella fase iniziale della causa di separazione da Veronica Lario, ci sono anche Andrea Crippa, Paola Frassinetti, Andrea Mandelli, Jari Colla, Luca Squeri, Guido Della Frera, Alessandro Morelli, Igor Iezzi, Laura Molteni, Federica Zanella e Graziano Musella. Per la Corte d’Appello di Milano il centrodestra non avrebbe presentato i documenti di apparentamento tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia con Noi con l’Italia. Ma i rappresentanti della coalizione si difendono, dicendo che il materiale sarebbero stato depositato dalla Lega per Lombardia 1 e da Forza Italia per Lombardia 4, in quanto i quattro partiti si erano divisi, per motivi organizzativi, la presentazione delle candidature comuni.