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Migranti, appalto per nave-quarantena: 5 manifestazioni d'interesse

Sicilia

Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, al Comitato Schengen: "Se alimentiamo la tensione senza dimostrare che lo Stato ha intenzione di cambiare metodo trasformiamo una situazione sanitaria in un situazione di ordine pubblico"

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Sono arrivate cinque manifestazioni d'interesse - a quanto si apprende - nel bando da 4,8 milioni di euro per la nave da destinare alla quarantena dei migranti sbarcati sulle coste italiane, mentre in 410 sono state trasferiti da Lampedusa. Il termine per presentarle scadeva oggi alle 12. Ora i soggetti interessati hanno tempo fino a venerdì 31 luglio per inviare le offerte. Lo stesso giorno si conclude la gara. La nave, che potrà essere italiana o comunitaria, dovrà avere da 285 a 460 cabine per ospitare tra 250 e 400 migranti, per un periodo di 92 giorni. La durata dell'appalto è fino al 31 ottobre 2020.

Lamorgese: "Fare di più anche con le Regioni"

"L'obiettivo del governo è quello di poter disporre nei prossimi giorni almeno di due unità navali" da destinare alla quarantena dei migranti che sbarcano, ha spiegato il Viminale. "Per noi sono inaccettabili questi arrivi continui, che stanno collassando l'isola di Lampedusa", ha aggiunto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. "Il momento effettivamente è difficile", sottolinea Lamorgese. "In settimana speriamo di avere una grande nave" dove poter collocare i migranti per il controllo sanitario "senza disagio per le comunità, perché il problema sono le comunità". Sui migranti "noi stiamo facendo tutto il possibile", aggiunge. "Ci troviamo davanti a un evento con numeri elevatissimi - sottolinea il ministro -. L'isola di Lampedusa non può da sola avere una pressione di un numero di migranti che arrivano a ripetizione". Sui migranti "si tratta di fare di più anche con le Regioni, nel senso di fare delle iniziative di distribuzione", continua il ministro. "Ovviamente ognuno si preoccupa che da un punto di vista sanitario ci sia una garanzia. E noi stiamo lavorando per questo: far far i tamponi e poi redistribuire" le persone arrivate "in modo che non ci sia preoccupazione alcuna sui territorio di una diffusione del virus".

Musumeci: "Lo Stato agisca o ne va dell'ordine pubblico"

"Io ho avuto negli ultimi giorni una interlocuzione frequente col ministro dell'Interno, ho detto che il fenomeno non è più controllato, il dipartimento competente si è fatto trovare impreparato. Io il 12 aprile ho proposto il noleggio di navi passeggeri da ormeggiare in rada per evitare il contatto con la terraferma non solo per la paura della fuga ma perché i tre hotspot in Sicilia sono assolutamente inadeguati dal punto di vista igienico-sanitario a evitare promiscuità di centinaia di soggetti che potrebbero diventare focolaio di infezione". Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ascoltato dal Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione. C'è "approssimazione, superficialità e in alcuni casi impotenza da parte degli organi dello Stato nella gestione dei flussi migratori. Non c'è un protocollo che metta insieme le competenze dello Stato e della Regione siciliana. Il personale dell'Usmaf è e resta sottodimensionato rispetto alle reali esigenze, a farsi carico degli aspetti sanitari è la Sicilia", continua Musumeci. "Lancio un allarme serio, senza pregiudizi politici: ho il dovere di rappresentare al Comitato la preoccupazione diffusa tra i cittadini, se alimentiamo la tensione senza dimostrare che lo Stato ha intenzione di cambiare metodo trasformiamo una situazione sanitaria in un situazione di ordine pubblico", conclude.