La giovane è stata colpita da un proiettile vagante mentre si trovava sul balcone di un'abitazione al quarto piano di piazza Giovanni XXIII. La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo per tentato omicidio
Migliorano le condizioni della 19enne di Aversa (Caserta) ferita la notte di Capodanno da un proiettile vagante mentre era sul balcone di un'abitazione al quarto piano di piazza Giovanni XXIII. La ragazza è stata operata all'ospedale di Aversa; i medici le hanno estratto il proiettile, probabilmente un calibro 38, che le si era conficcato nel gluteo dopo essere entrato dall'addome. Sull'episodio la Procura di Napoli Nord ha aperto un fascicolo per tentato omicidio, le indagini sono condotte dalla polizia.
L'analisi balistica
Gli esperti di balistica stanno cercando di ricostruire il possibile percorso del proiettile, per capire se abbia avuto una traiettoria diretta, a parabola, o se sia rimbalzato su una superficie prima di colpire la giovane. Si tratta di accertamenti decisivi per comprendere da dove è provenuto il proiettile, se da uno dei palazzi di fronte all'abitazione della o dalla strada. Nella zona sono state ritrovate numerose ogive, che potrebbero essere state sparate con armi diverse, e questo complica le indagini dei poliziotti.
Proiettili ritrovati in tutta la città
Ogive e proiettili sono stati rinvenuti in tutta la città, segno che in molti hanno salutato il nuovo anno con armi da fuoco. È accaduto anche nella centrale via Roma, dove gli agenti del Commissariato e della Municipale sono intervenuti dopo la segnalazione di colpi pistola sparati da alcuni ragazzi; si è poi scoperto che si trattava di una scacciacani, innocua ma che ha generato paura tra i passanti.
Il caso precedente a Parete
La vicenda della 19enne ferita ad Aversa ricorda il drammatico episodio avvenuto la vigilia di Natale del 2017 nel vicino Comune di Parete. Qui una 14enne rimase gravemente ferita alla testa da un proiettile vagante mentre camminava lungo il corso del paese. Allora i carabinieri accertarono dopo poco meno di un anno che il colpo era stato esploso da una distanza di circa 300 metri, e riuscirono così ad identificare il responsabile, che è stato arrestato e condannato a sei anni di carcere.