In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Omicidio Carol Maltesi, il killer: "Non so perché l'ho fatto"

Lombardia
©Ansa

Ieri Fontana ha parlato del delitto in aula, ripercorrendo il giorno del delitto e quelli seguenti, dei quali ha ricordato di averne impiegati "tre o quattro" per farla a pezzi

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

"Non so perché l'ho fatto, volevo suicidarmi". Sono le parole di Davide Fontana, 40 enne a processo in Corte D'Assise a Busto Arsizio (Varese) per l'omicidio della 26 enne Carol Maltesi, sgozzata e colpita con un martello durante le riprese di un video sexy casalingo, nell'abitazione di lei a Rescaldina (Milano), l'11 gennaio scorso.

La vicenda

Ieri Fontana ha parlato del delitto in aula, ripercorrendo il giorno del delitto e quelli seguenti, dei quali ha ricordato di averne impiegati "tre o quattro" per farla a pezzi, per poi nascondere i resti in un congelatore comprato su Amazon, prima di gettarli in una zona isolata a Breno, in provincia di Brescia, dove sono stati poi ritrovati. Secondo quanto ricostruito grazie alle indagini e alle testimonianze dei carabinieri che hanno indagato, é stato Fontana a creare un account fasullo con cui chiedere alla vittima un video per Only Fans con mani, piedi e bocca legati, pochi giorni prima che lei lasciasse Rescaldina. Dopo il ritrovamento dei resti di Carol, Fontana ha spiegato di aver pensato di andare dai carabinieri: "Volevo andare lì, dire che quei resti erano suoi, tornare a casa e suicidarmi. Mi odio per quello che ho fatto", ha aggiunto.

approfondimento

Omicidio Borno, quando Carol Maltesi parlava di violenza sulle donne