La premier ha omaggiato con un applauso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, prima di cantare l'inno diretto dal maestro Riccardo Chailly: "Non confondiamo la dimensione politica con la cultura" ha dichiarato
Anche Giorgia Meloni si è unita, dal palco reale, al lungo applauso tributato dalla sala della Scala, riunitasi per la prima, al presidente Sergio Mattarella, seduto in prima fila accanto a lei. Sulle proteste avvenute quest'oggi Meloni ha parlato così: "Non bisogna mescolare dimensioni che sono diverse, noi non ce l'abbiamo col popolo russo e la cultura russa, noi ce l'abbiamo con le scelte di chi politicamente ha deciso di invadere una nazione sovrana".
Il canto dell'inno
Il presidente del consiglio ha successivamente cantanto l'inno di Mameli, diretto dal maestro Riccardo Chailly. Presente anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che, dopo l'esecuzione dell'inno alla Gioia, l'inno europeo, ha salutato con la mano il pubblico che era tutto girato verso il palco centrale, dove lei siede in prima fila con Mattarella e Meloni.
"L'arte va distinta dalla politica"
Proprio Ursula von der Leyen ha accolto con gioia l'evento: "Per me è la prima volta alla Scala, sono molto emozionata, questo è un posto speciale". Il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, raggiunto dai cronisti ha dichiarato: "L'arte va sempre distinta dalla politica, questa deve essere una occasione di cultura, e la cultura significa crescita civile e morale delle persone".