In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Università, Humanitas di Milano miglior new entry in classifica Times Higher Education

Lombardia

L'ateneo si è piazzato nella fascia 201-250 della classifica, che include 1.799 università presenti in 104 Paesi e regioni

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

E' la Humanitas University di Milano la new entry con il risultato migliore nella Times Higher Education World University Rankings (The), edizione 2023, una delle classifiche più note delle migliori università mondiali. L'ateneo si è piazzato nella fascia 201-250 della classifica, che include 1.799 università presenti in 104 Paesi e regioni. 

La classifica

Per quanto riguarda le prime posizioni della classifica, Oxford è in testa per il settimo anno consecutivo, l'Università di Harvard rimane al secondo posto, mentre l'Università di Cambridge fa un salto dal quinto posto dello scorso anno al terzo posto. In Italia, è l'Università di Bologna ad avere ottenuto il migliore risultato.

La classifica giudica le università ad alta intensità di ricerca in ciascuna delle loro principali missioni: l'insegnamento (l'ambiente di apprendimento); la ricerca (volume, reddito e reputazione), le prospettive internazionali (personale, studenti e ricerca); citazioni (influenza sulla ricerca); reddito del settore (trasferimento di conoscenze).

Il commento del rettore Marco Montorsi

E' "soddisfatto" Marco Montorsi, il rettore dell'Humanitas University, fondato a Rozzano, alle porte di Milano, nel 2014. "Ci speravamo - riferisce all'ANSA -. Sono passati sei anni da quando abbiamo aperto e ci siamo impegnati in aspetti tenuti in conto nel ranking come la qualità della ricerca, l'impatto delle pubblicazioni, il livello di internazionalizzazione, con i corsi di medicina in lingua inglese. In sei anni abbiamo corso". Al momento sono circa 1.800 gli studenti (provenienti da 20 Paesi) dei 5 corsi di laurea e 400 i post graduate (cioè quelli che stanno facendo la specializzazione), mentre sono 125 i docenti contrattualizzati stabilmente e 250 costituiscono la open faculty, sono cioè medici che in ospedale fanno da tutor agli studenti. "Questo ci permette di avere un rapporto studenti/docenti molto buono". Il corso di laurea in scienze infermieristiche (triennale e magistrale), quello di fisioterapia, si uniscono ai due corsi di medicina in inglese, ovvero la Medical School e Med Tech, corso di laurea realizzato con il Politecnico di Milano che unisce gli aspetti tecnologici a quelli sanitari e contemporaneamente fornisce una laurea in medicina e una triennale in ingegneria biomedica. Nei due corsi il 44% degli studenti è straniero "dagli Stati Uniti all'Indonesia, da Israele all'India - spiega Montorsi - ma il nostro obiettivo è arrivare al 50%. E' stimolante girare per il campus e sentire altre lingue in uno scambio multiculturale".