La vittima è residente a Cigole, nella Bassa bresciana. Era uno dei due pazienti più gravi dei quattro casi bresciani
Morto un uomo nel Bresciano per la Febbre del Nilo, la malattia provocata dal virus West Nile diffuso dalla puntura della zanzara. La vittima, 84 anni, era residente a Cigole, nella Bassa bresciana. Era uno dei due pazienti più gravi dei quattro casi bresciani ed era ricoverato in ospedale.
Ats, l'Agenzia di Tutela della Salute, di Brescia ha confermato il decesso per Febbre del Nilo, risalente alla scorsa settimana. Un altro caso è in via di guarigione, mentre un terzo paziente è stato sottoposto a trasfusione. Tutti sarebbero residenti nella Bassa Bresciana.
I casi in Italia
I casi in Italia sono aumentati del 53% in sette giorni, toccando quota 144, ed anche il bilancio dei morti si fa più pesante, con 11 decessi da giugno, di cui l'ultimo oggi. Una patologia, che si sta diffondendo soprattutto nel nord Italia, che il ministero della Salute monitora attentamente ma che, avvertono comunque gli infettivologi, raramente porta a conseguenze gravi. Secondo i dati della Sorveglianza su West Nile e Usutu virus, realizzata dall'Istituto Superiore di Sanità, dall'inizio di giugno fino allo scorso 9 agosto sono stati segnalati 144 contagi, 50 in più rispetto a 7 giorni fa con un aumento del 53%. Quattro i morti nell'ultima settimana, che portano il bilancio dall'inizio della stagione a 11 decessi: 6 in Veneto, 2 in Piemonte, 2 in Lombardia e 1 in Emilia-Romagna. L'ultimo decesso è quello odierno in Lombardia.