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Covid Lombardia, il bollettino: 1.431 casi, 529 in provincia di Milano

Lombardia

Questa la situazione nelle altre province: a Brescia 181 casi, a Varese 148, a Monza 145, a Bergamo 88, a Como 82, a Mantova 55, a Pavia 49, a Cremona 37, a Lecco 25, a Lodi 24 e 15 a Sondrio

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Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia

 

Con 106.555 tamponi, sono 1.431 i nuovi positivi registrati in Lombardia. Per quanto riguarda le province, a Milano i casi segnalati sono stati 529. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA)

18:42 – In Lombardia 1.431 casi, in provincia di Milano 529 contagi

Con 106.555 tamponi, sono 1.431 i nuovi positivi registrati in Lombardia, una percentuale che si conferma all'1,6%. In crescita sono i ricoveri: 61 in terapia intensiva (+2) e 666 negli altri reparti (+10). È invece di due il numero dei decessi che porta il totale da inizio pandemia a 34.280. Per quanto riguarda le province, a Milano i casi segnalati sono stati 529, a Brescia 181, a Varese 148, a Monza 145, a Bergamo 88, a Como 82, a Mantova 55, a Pavia 49, a Cremona 37, a Lecco 25, a Lodi 24 e 15 a Sondrio.

17:10 - Secondo uno studio in Lombardia 527 casi prima del Paziente1 

Quando fu accertato il primo caso di Coronavirus al di fuori della Cina, il 20 febbraio del 2020 a Codogno, in provincia di Lodi, in realtà il virus già era presente in Lombardia. Uno studio fatto da Danilo Cereda, dell'Unità Organizzativa Prevenzione - Malattie infettive della DG Welfare di Regione Lombardia e da infettivologi e virologi delle ATS, degli IRCSS, delle ASST lombarde che sarà pubblicato a dicembre su 'Epidemics - The Journal on Infectious Disease Dynamics', ha mostrato che c'erano 527 casi di persone con sintomi di un'età compresa fra i 57 e i 78 anni, di cui 39 erano sanitari. Il Covid "circolava già per lo meno in 222 dei 1506 Comuni lombardi", ovvero nel 14,7%. Secondo le stime dei ricercatori, l'intervallo seriale (cioè il tempo di trasmissione) era di 6,6 giorni mentre il numero di riproduzione (il cosiddetto R0) passava da un 2,6 a Pavia a un 3.3 a Milano. Il motivo quindi per cui il sistema sanitario si è trovato sotto pressione è "radicato nell'alta trasmissibilità dell'infezione e nella diffusa e silente trasmissione del patogeno avvenuta fra gennaio e metà febbraio", silente e sconosciuto e portato anche da contagiati asintomatici. Una volta scoperto il primo caso si è però evidenziato un "trend in diminuzione" nel numero di riproduzione, segno - si sottolinea nello studio - della maggiore attenzione delle persone e conseguenza delle prime misure intervenute fino al lockdown dell'8 marzo. Il metodo seguito è stato quello di analizzare i registri ufficiali dei casi avvenuti in Lombardia durante la prima fase dell'epidemia, creando un elenco di casi confermati in laboratorio e successivamente consolidato in modo retrospettivo, utilizzando interviste standardizzate per casi accertati e loro stretti contatti. In questo modo sono stati accertati i 527 casi che mostravano sintomi prima del 20 febbraio: di questi l'89,2% è stato ricoverato in ospedale e il 27,5% è deceduto. I casi riguardavano tutte le 12 province della regione con una percentuale maggiore di Lodi e Bergamo (53%). Il tasso di contagio (Rt) ha mostrato un rapido innalzamento fino alla fine di febbraio seguito da una diminuzione. "Questo calo - si legge nella pubblicazione - inizia nei giorni immediatamente successivi alla scoperta del primo caso, ed è più marcato a Lodi, Bergamo e Cremona" cioè nelle aree dove ci sono stati interventi come "la definizione di aree di quarantena a Lodi, l'aumento dello smart working e restrizioni allo sport al chiuso e ai servizi di ristorazione a Bergamo e Cremona".

15:21 - Sala: "Pronto a contingentare ingressi in Galleria"

Se la situazione dei contagi da Covid dovesse peggiorare, potrebbe esserci un contingentamento degli ingressi di persone in Galleria Vittorio Emanuele, il salotto buono di Milano. Rispondendo a una domanda sulle preoccupazione dei virologi in vista di eventi come i mercatini di Natale, il sindaco ha detto di essere "pronto ad ascoltare gli esperti perché alcune cose si possono fare". "Ad esempio - ha spiegato a margine della presentazione del libro di Laura Boldrini "Questo non è normale" a Book city - una l'abbiamo già fatta in settimana: ho detto che non si fa il concerto di Capodanno" in piazza. "Se dovessero chiederci di contingentare il numero di persone in galleria - ha concluso - sono disponibilissimo e pronto".

15:13 - Sala: "Non si può rendere obbligatoria vaccinazione, ma giusto rinforzare Green pass"

"Non credo che realisticamente si possa rendere obbligatoria la vaccinazione, non è tecnicamente fattibile ma credo sia giusto rinforzare l'utilizzo del Green pass, e quindi irrigidire le possibilità di entrare in un luogo e partecipare a un evento se hai o non hai il green pass": così ha spiegato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, a margine della presentazione del libro di Laura Boldrini "Questo non è normale" a Book city. "D'altro canto - ha aggiunto - i numeri parlano da soli: i Paesi che hanno più difficoltà sono quelli in cui la vaccinazione è ai livelli più bassi. Io non so chi di noi è sorpreso, io un po' lo sono, ma noi italiani ci siamo rivelati veramente persone capaci di rispettare le regole".

8:03 – In Lombardia 1.930 contagi su 118.279 tamponi

Con 118.279 tamponi eseguiti, sono 1.930 i nuovi casi di Covid registrati in Lombardia nelle ultime ore, con una percentuale stabile all'1,6%. I ricoveri sono 58 in terapia intensiva (+1), e 656 negli altri reparti (+33). Sono cinque i decessi che portano il totale da inizio pandemia a 34.278. Per quanto riguarda le province, a Milano sono stati segnalati 668 casi, a Brescia 236, a Monza 212, a Varese 178, a Como 130, a Bergamo 121, a Cremona 92, a Mantova 65, a Pavia 55, a Lecco 43, a Sondrio 42 e a Lodi 31.