"Il messaggio che arriva da Milano è che il tempo è scaduto. Andiamo in Parlamento e andiamoci a contare", ha detto il primo cittadino parlando del ddl Zan. Poi ha regalato il suo orologio arcobaleno al deputato del Pd
Una folla arcobaleno si è radunata nella piazza antistante all’Arco della Pace, a Milano, per prendere parte all’evento conclusivo della Pride Week, quest’anno senza la tradizionale parata. Un popolo eterogeneo, tutti rigorosamente in mascherina anche se con difficoltà è stato rispettato il distanziamento sociale. Mai come oggi, la manifestazione riveste un significato politico: riaffermare l'intenzione di non arretrare sul ddl Zan. E proprio su questo tema è intervenuto il sindaco Giuseppe Sala, parlando dal palco allestito per l’occasione. "Il messaggio che arriva da Milano è che il tempo è scaduto. Andiamo in Parlamento e andiamoci a contare", le sue parole. Il primo cittadino ha poi invitato sul palco Alessandro Zan, accolto da un lungo applauso, e gli ha regalato il suo orologio arcobaleno.
Zan: “L’Italia deve decidere da che parte stare”
"L'Italia deve decidere da che parte stare, il problema con Salvini non è personale, è politico”, ha detto il deputato del Pd, relatore dell'omonimo disegno di legge. "Salvini - ha aggiunto - appoggia un leader come Orban, dice di aver letto la legge ungherese e di non averci trovato nulla di strano. Come possiamo noi sederci a un tavolo di trattativa con chi, come Salvini e Meloni, sostiene quei paesi che stanno facendo delle leggi discriminatorie?”.