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Fondi Lega, gup Milano condanna ex contabili: 5 anni Di Rubba, 4 anni e 4 mesi Manzoni

Lombardia

I due erano imputati a Milano in rito abbreviato per il caso della compravendita del capannone di Cormano, acquistato dalla Lombardia Film Commission, con la quale sarebbero stati drenati 800mila euro di fondi pubblici

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Sono stati condannati i due revisori contabili della Lega in Parlamento Alberto Di Rubba a 5 anni e Andrea Manzoni a quattro anni e quattro messi, imputati a Milano per il caso della compravendita del capannone di Cormano, acquistato dalla Lombardia Film Commission (fondazione partecipata dalla Regione e dal Comune di Milano e parte civile nel processo), con la quale sarebbero stati drenati 800mila euro di fondi pubblici. I due dovranno anche versare in solido un risarcimento danni di 150mila euro a Lombardia Film Commission. Lo ha deciso il gup Guido Salvini, che ha disposto un risarcimento di 25mila euro per il Comune. Entrambi i risarcimenti sono stati disposti a titolo di provvisionali "provvisoriamente esecutiva". Il gup ha inoltre disposto per i due imputati l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'interdizione legale durante l'esecuzione della pena, nonché la confisca di porzioni delle due villette sul lago di Garda a loro riconducibili fino a circa 300 mila euro, cifra pari alla metà del loro valore di acquisto. I due immobili si trovano a a Desenzano del Garda (Brescia) presso il Green Residence Sirmione. Le motivazioni della sentenza saranno depositate in 90 giorni.

La difesa: "Massimo dissenso dalla sentenza"

"Massimo rispetto per la sentenza e massimo dissenso dalla sentenza". Così si è limitato a dire l'avvocato Piermaria Corso, difensore di Alberto di Rubba e Andrea Manzoni, a proposito del verdetto, atteso già nell'udienza di martedì primo giugno e successivamente slittato a oggi.

La vicenda

Nel processo in abbreviato con al centro Lfc, vicenda che è un filone dell'inchiesta milanese in cui si sta scavando anche su presunti fondi neri per il Carroccio, Di Rubba e Manzoni sono accusati di peculato e turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente. Per Di Rubba il procuratore aggiunto Eugenio Fusco e il pm Stefano Civardi avevano formulato la richiesta di pena più alta, 4 anni e 8 mesi, in quanto "incaricato di pubblico servizio" perché in quel periodo era presidente di Lombardia Film Commission. Sia lui che Manzoni, per il quale sono stati proposti 4 anni, sono ai domiciliari dallo scorso settembre, mentre l'imprenditore Francesco Barachetti, ritenuto dai pm vicino alla Lega e che si occupò sulla carta della ristrutturazione dell'immobile di Cormano, è a processo con rito ordinario davanti alla settima sezione penale del tribunale.