Questa mattina diversi lavoratori del settore hanno dato vita a un flashmob inginocchiandosi e trasportando una rudimentale bara. "Se non ci aiutano siamo morti”, l’allarme che hanno lanciato
Si concluderà alle 22 lo sciopero indetto oggi dai tassisti in servizio a Milano per chiedere un intervento delle istituzioni a fronte del crollo delle corse dovute all’emergenza coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA). Durante tutto il giorno, lavoratori del settore terranno dei presidi informativi sui motivi della protesta in diversi luoghi della città, tra cui le stazioni Centrale e Cadorna, mentre in mattinata si sono radunati in piazza Duomo, dove hanno dato vita a un flashmob inginocchiandosi - come hanno fatto i poliziotti americani in memoria di George Floyd - a distanza di sicurezza l’uno dall’altro. “Siamo una categoria in ginocchio”, hanno fatto sapere. Poi, alcuni di loro hanno trasportato una rudimentale bara, realizzata con cartone e cassette di legno per testimoniare la “morte” della loro categoria. "Se non ci aiutano siamo morti”, l’allarme che hanno lanciato.
“Chiediamo aiuti o per noi è la fine”
"Noi il servizio l'abbiamo sempre assicurato in tutto questo tempo”, spiega Adriano Biglio, vicepresidente del Satam, che poi aggiunge: “Il problema è che a fine giornata ci ritroviamo in tasca 30 euro. Chiediamo alla Regione, e a tutti quelli che sono preposti un immediato ristoro e, in futuro, politiche fiscali che ci sostengano, altrimenti per noi è la fine”.
I tassisti chiedono di essere ricevuti in Regione, ricordando come altri Enti regionali abbiano già sostenuto economicamente la loro categoria: ”Vorremmo una boccata d'ossigeno per arrivare a settembre”. Nel frattempo, un loro rappresentante ha fatto sapere che domani, in videoconferenza, si terrà un tavolo tecnico con il Comune di Milano.