Il 40% degli abitanti di San Giovanni Bianco che si è sottoposto al test sierologico volontario è risultato positivo a Covid-19 e ne ha sviluppato gli anticorpi. Questo il bilancio della prima settimana di analisi
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Il 40% degli abitanti di San Giovanni Bianco che si è sottoposto al test sierologico volontario è risultato positivo al Covid-19 (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA DALL'ITALIA E DAL MONDO - LO SPECIALE - LE GRAFICHE CON I DATI - LA CURVA DEL CONTAGIO: MAPPA) e ne ha sviluppato gli anticorpi. È il bilancio della prima settimana di test gratuiti nel primo e per ora unico Comune della Bergamasca a effettuarli in proprio e secondo la logica dello screening di massa, con una platea potenziale di 3.500 abitanti. "Abbiamo iniziato il 25 maggio - spiega il sindaco, Marco Milesi - e in una settimana sono stati effettuati circa mille test alla media di duecento al giorno. Il Comune ha acquistato 2.500 kit che contiamo di esaurire. Siamo molto soddisfatti di una così alta adesione anche se i dati ci confermano quanto sospettavamo e cioè che la presenza del virus nel nostro comune e pensiamo in tutta la Val Brembana è stata ed è davvero di grande rilievo". L'età media dei positivi è 50 anni. I risultati riguardano i primi tre giorni di test. Ora i positivi dovranno sottoporsi al tampone, pagando 90 euro, di cui 50 coperti dal Comune.
19:09 - Volti e nomi di 209 vittime su settimanale bergamasco
Sono stati in tutto 209 i cittadini di Treviglio, secondo Comune della Bergamasca per numero di abitanti, a morire tra febbraio e maggio per il Coronavirus. Ora il settimanale locale 'il Popolo Cattolico' ha deciso di inserire nel numero in edicola questa settimana tutti i loro volti e un breve profilo di ciascuno. L'iniziativa è della Comunità pastorale Madonna delle lacrime (che raggruppa le parrocchie di Treviglio e Castel Cerreto) e l'opuscolo si intitola 'Per non dimenticare'. La redazione ha curato i testi e la raccolta del materiale (il direttore responsabile Filippo Magni, il direttore editorialista Amanzio Possenti e Laura Fagnani), la grafica (Mauro Faccà e Chiara Bianchi) e le foto (Enrico Appiani e Tino Belloli). I 209 defunti erano stati ricordati anche lo scorso 21 maggio nel corso di una Messa celebrata dall'arcivescovo Mario Delpini (Treviglio ricade sotto la Diocesi di Milano) nel Santuario della Madonna delle lacrime. Per loro non era stato possibile celebrare funerali e in quasi tutti i casi i familiari non erano riusciti a stare loro vicino durante gli ultimi momenti di vita. Di qui l'idea di ricordarli con questa iniziativa editoriale.
18:35 - Milano, 400 ciclisti in Duomo per flash mob per promuovere una città sostenibile
C'è chi è arrivato in piazza Duomo con la bicicletta, chi con il monopattino e tutti avevano una rosa appuntata al petto o al manubrio della bici. Sono 400 le persone che hanno partecipato al flash mob 'Milano Cambia giro', promosso da settanta tra associazioni e movimenti che promuovono la mobilità ciclabile, per chiedere una città a misura di bici. L'evento si tiene simbolicamente nel giorno in cui a Milano sarebbe dovuto arrivare il Giro d'Italia, sospeso per l'emergenza Covid. In piazza con la sua bicicletta c'era anche Marino Vigna, campione di ciclismo e oro alle Olimpiadi di Roma del 1960. Non ci sono stati assembramenti perché il flash mob era a numero chiuso e gli organizzatori hanno posizionato dei segnali a terra per indicare dove le persone potevano stare. "È un periodo di grandi cambiamenti, la nuova normalità ci richiede scelte sostenibili e che privilegino la mobilità su due ruote - ha detto l'assessore alla Partecipazione del Comune di Milano, che ha patrocinato l'evento, Lorenzo Lipparini -. Vogliamo essere partner e interlocutori allo stesso tempo di queste istanze, anche perché sono in cima alle richieste ricevute dai cittadini per la strategia di adattamento Milano 2020". Tra le richieste degli organizzatori del flash mob al Comune ci sono la realizzazione di 150 km di nuove ciclabili 'pop up', con almeno 10 radiali e 2 circolari su scala metropolitana, il potenziamento di Area C, ossia l'area del centro con restrizioni di accesso alle auto, in una grande 'zona 20' con precedenza a bici e pedoni, una forte campagna di comunicazione volta al cambio di abitudini di mobilità da parte della cittadinanza, la creazione di una "consulta" della bicicletta.
17:30 - In Lombardia 210 nuovi casi e 33 decessi registrati oggi
Sono 210 i nuovi positivi in Lombardia con 12.427 tamponi effettuati, e il totale dei contagiati dal coronavirus in regione è di 88.968. Il rapporto positivi-nuovi tamponi è 1,7%, mentre ieri era 1.5% quando c'erano stati 221 casi in più con 14.301 tamponi. In calo i nuovi decessi che sono 33 per un totale complessivo di 16.112 morti in regione. Ieri i decessi erano stati 67. Calano sia i ricoverati in terapia intensiva (-2, 170) così come quelli negli altri reparti (-176, 3.131). Questi sono i dati resi noti da Regione Lombardia.
15:25 - Pavia, riapre parte dei musei civici
Martedì 2 giugno, in occasione della Festa del Repubblica, il Comune di Pavia aprirà al pubblico il cortile del Castello Visconteo e le sale museali al piano terra dei Musei Civici. Dalle 10 alle 18 sarà possibile visitare il lapidario sotto i porticati, il Museo Archeologico (con i vetri romani, le oreficerie longobarde, i plutei di Santa Maria Teodote) e la Sezione Romanica e Rinascimentale (con i portali delle chiese romaniche, i mosaici pavimentali del XII secolo, la cupola della chiesa di S. Agata al Monte). Alle ore 11.00, 12.00, 15.00, 16.00 e 17.00 dai loggiati al primo piano del Castello si terranno alcuni momenti musicali per accompagnare la riapertura dei Musei, a cura del Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri di Pavia. L'ingresso ai Musei sarà al prezzo promozionale di 1 euro, gratuito per gli under 26 e gli over 70. L'accesso avverrà nel rispetto delle regole anti-coronavirus, con la rilevazione della temperatura dei visitatori al momento dell'ingresso, l'obbligo della mascherina, dispenser di soluzioni igienizzanti per le mani e guanti monouso per la consultazione di cataloghi e gadget, percorsi a senso unico e separazione dei flussi per evitare assembramenti. Il numero massimo di visitatori ammessi nella struttura contemporaneamente è pari a 55.
13:18 - Dal Comune di Milano 2,5mln per asili e nidi privati
Il Comune di Milano mette a disposizione fino a 2,5 milioni di euro, provenienti dal Fondo di mutuo soccorso, a sostegno degli asili nido e asili privati che hanno subito perdite economiche a causa dell'emergenza Covid. I contributi saranno dedicati ai gestori privati di centri prima infanzia, micronidi, nidi d'infanzia, nidi famiglia, in possesso di regolare comunicazione preventiva di esercizio o autorizzazione al funzionamento e alle scuole dell'infanzia paritarie private in possesso del relativo riconoscimento ministeriale. "Si tratta di un contributo che arriva, nel momento del bisogno, dalla generosità dei milanesi che, anche se in sofferenza, continuano a essere solidali. A loro va il nostro grazie", ha commentato l'assessore a Educazione e Istruzione del Comune, Laura Galimberti. Le risorse, distribuite attraverso un bando che verrà pubblicato a breve, andranno a sostenere le spese di mantenimento delle sedi destinate a questo tipo di servizi e a parziale copertura dei danni economici subiti da chi, in seguito alla sospensione dell'attività durante la fase del lockdown, ha concesso alle famiglie una riduzione o un esonero dalle rette dei bambini frequentanti per i mesi in cui non è stato possibile usufruire del servizio.
11:44 – Gasperini: "Ho avuto il Covid, vogliamo vincere per Bergamo"
"Ho avuto il Covid-19", Gian Piero Gasperini lo ha rivelato in una intervista alla Gazzetta dello sport. I giorni difficili della pandemia in una Bergamo martoriata e ora la speranza che anche con il calcio si potrà tornare alla normalità. "L'Atalanta - dice - può aiutare Bergamo a ripartire, nel rispetto del dolore e dei lutti. La squadra è rimasta connessa con la sofferenza di Bergamo e la porterà in campo". Una forza in più - dice - che servirà "in Champions più che in campionato. La città merita una gioia fuori dal comune" Tutto è successo a ridosso della partita di Coppa dei Campioni del 10 marzo a Valencia. "Le due notti successive a Zingonia ho dormito poco. Non avevo la febbre, ma mi sentivo a pezzi come se l'avessi avuta a 40 - racconta Gasperini - Ogni due minuti passava un'ambulanza. Lì vicino c'è un ospedale. Sembrava di essere in guerra. Di notte pensavo: se vado lì dentro, cosa mi succede? Non posso andarmene ora, ho tante cosa da fare...Lo dicevo scherzando, per esorcizzare. Ma lo pensavo davvero. Sono rimasto tre settimane a Zingonia. Poi a Torino ho sempre rispettato il distanziamento da moglie e figli. Senza febbre non ho mai fatto il tampone. Dieci giorni fa i test sierologici hanno confermato che ho avuto il Covid-19. Ho gli anticorpi, che non vuol dire che ora sono immune". Gasperini parla di Bergamo , e della "tristezza profonda, spessa, che respiri ovunque, per strada, negli occhi della gente, nei bar e nei ristoranti che tardano a riaprire, nei silenzi del mio collaboratore che ha perso il padre - aggiunge il tecnico -. Tutti vanno avanti, con forza e con un dolore composto. Ci vorranno anni per capire veramente che cos'è successo, perché proprio qui è stato il centro del male. Ogni volta che ci penso mi sembra assurdo: il picco storico di felicità sportiva è coinciso con il dolore più grande della città. Oggi mi sento ancora più bergamasco". Città pronta per il calcio? "Ce lo siamo chiesti più volte. Qualcuno considera 'amorale' ripartire - sottolinea Gasperini - Io ho visto gente cantare sui balconi d'Italia mentre Bergamo caricava sui camion le proprie bare. Non l'ho considerato 'amorale'. L'ho considerata una reazione istintiva, un tentativo di aggrapparsi alla vita, di reagire. L'Atalanta può aiutare Bergamo a ripartire, nel rispetto del dolore e dei lutti".
10:32 - Fontana: "Dati positivi ma la battaglia non è finita"
"La nostra gente, tranne piccole eccezioni, ha risposto in modo serissimo e consapevole. È merito loro se oggi i numeri legati al contagio si sono ridotti in maniera sostanziale". Lo sostiene a Radio Padania il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, parlando dell'emergenza coronavirus. "Oggi i nostri numeri sono positivi - ha aggiunto Fontana -, non lo dico ad alta voce per scaramanzia e per evitare di dire che abbiamo finito questa battaglia. La battaglia non è conclusa. Bisogna ancor stare attenti, metterci di impegno e rispettare le regole imposte, non correre inutili rischi perché altrimenti tutto quello che abbiamo fatto in questi tre mesi dall'inizio di questa tremenda epidemia possono vanificarsi e non possiamo permettercelo. Ma io confido, perché i lombardi sono gente seria che sa capire".
8:07 - Test in paese Valle Brembana, positivo il 40%
Il 40% degli abitanti di San Giovanni Bianco che si è sottoposto al test sierologico volontario è risultato positivo al Covid-19 e ne ha sviluppato gli anticorpi. E' il bilancio della prima settimana di test gratuiti nel primo e per ora unico Comune della Bergamasca a effettuarli in proprio e secondo la logica dello screening di massa, con una platea potenziale di 3.500 abitanti. "Abbiamo iniziato il 25 maggio - spiega il sindaco, Marco Milesi - e in una settimana sono stati effettuati circa mille test alla media di duecento al giorno. Il Comune ha acquistato 2.500 kit che contiamo di esaurire. Siamo molto soddisfatti di una così alta adesione anche se i dati ci confermano quanto sospettavamo e cioè che la presenza del virus nel nostro comune e pensiamo in tutta la Val Brembana è stata ed è davvero di grande rilievo". L'età media dei positivi è 50 anni. I risultati riguardano i primi tre giorni di test. Ora i positivi dovranno sottoporsi al tampone, pagando 90 euro, di cui 50 coperti dal Comune.
8:03 – Fontana: “Trascorsi 100 giorni dalla notte che ha cambiato la nostra vita”
"Sono trascorsi 100 giorni da quella notte in cui la nostra vita è drammaticamente cambiata. Grazie alle competenze e alla caparbietà dei medici di Codogno, abbiamo scoperto un killer invisibile che silenzioso si stava diffondendo tra di noi, portando lutti indicibili e un immenso dolore nelle famiglie, nelle comunità, in tutti noi. Ma grazie alla tenacia, alla disciplina e alla determinazione dei lombardi siamo riusciti a ridimensionarlo", ha scritto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sui propri profili social, Instagram e Facebook. "Abbiamo imparato - ha aggiunto - tante lezioni e abbiamo ancora tanto lavoro da svolgere. Ma, come sostengo dal primo giorno, uniti lo sconfiggeremo e torneremo alla normalità". Il governatore lombardo ha concluso il post con l'hashtag #celafaremo.