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Coronavirus Milano, Sala: “Orari scaglionati per scuole e negozi”. VIDEO

Lombardia

"Non ci vengano a fare una comunicazione il sabato sera dicendo 'da lunedì si riapre', va pianificata la cosa" ha poi aggiunto il sindaco di Milano parlando della fase 2 

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La riapertura "va pianificata" e non "ce lo dovranno dire 48 ore prima", ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel video che ogni giorno posta sui social per parlare ai cittadini dell'emergenza Coronavirus. "Quello che voglio dire è che non ci vengano a fare una comunicazione il sabato sera dicendo 'da lunedì si riapre', va pianificata la cosa", ha aggiunto. Per la fase 2, quella della ripartenza, "bisogna ragionare in termini di diversi orari. Il tema degli orari della città è fondamentale: nelle scuole bisogna entrare scaglionati e i negozi devono aprire in modo scaglionato, probabilmente dovranno tenere aperto di sera alcuni", ha poi aggiunto Sala. (DIRETTA - GLI AGGIORNAMENTI IN LOMBARDIA)

Sala: “Serve un nuovo spirito collaborativo”

Sul commercio, ha proseguito il sindaco, "ieri ne ho parlato al presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, e mi ha dato ampia disponibilità a ragionare, ma bisogna trovare un nuovo e diverso spirito collaborativo. Noi possiamo ad esempio non far pagare la Cosap, la tassa di occupazione del suolo, a quei bar e ristoranti che quando potranno aprire potranno allargarsi sui marciapiedi e sulle piazze".

Il nodo dei trasporti in città

"Il governo deve fare chiarezza, oggi sento dire che c'è la possibilità che sul trasporto pubblico si possa stare solo seduti e a distanza", ha sottolineato Sala parlando della gestione dei mezzi pubblici per evitare assembramenti tra cittadini. "Ve lo dico io: vuol dire che la capacità" di trasportare passeggeri "scende al 10-15% rispetto ai normali orari di punta. Se si può stare anche in piedi si va al 30% ma c'è bisogno di chiarezza", ha aggiunto. Per quanto riguarda invece quello che il Comune può fare "per esempio sulle metropolitane possiamo limitare l'accesso alle stazioni quando vediamo che l'afflusso è eccessivo. Possiamo disegnare dei cerchi sui pavimenti della metrò o del tram, - ha aggiunto - possiamo, in questa fase, continuare a tenere sospese l'area B e l'area C, mi dispiace per il tema dell'inquinamento ma dobbiamo promuovere ancora di più lo sharing dei veicoli e in particolare delle biciclette elettriche e degli scooter". "Ognuno fa la sua parte, noi facciamo la nostra parte ma gli altri devono fare la loro", ha concluso.

Sala: “Sulle scuole non ci si può arrendere

Sulla riapertura delle scuole "trovo inaccettabile questa idea che ci si arrenda di fronte a un problema che è grosso e che non nasce oggi. Non mi rivolgo solo ed esclusivamente al nostro ministero dell'Istruzione", ha spiegato Sala affrontando il tema della riapertura delle scuole che in Italia non dovrebbe arrivare prima di settembre. Sulle scuole "è una ferita nel cuore sapere che il sistema educativo italiano è così buono in termini di offerta per i nostri ragazzi ma in questo momento la riposta è così debole - ha aggiunto - Altri pensano di riaprire e noi diciamo 'forse a settembre', qui ci vuole la capacità di aver gestito la complessità e anche un po' di fantasia". Secondo il sindaco "non possiamo sentirci dire che le aule sono quelle che sono o che i professori sono quelli che sono. Di professori ne abilitate altri, oppure li pagate in maniera diversa, oppure facciano solo lezione e come fanno lezione in via digitale ai ragazzi, faranno ricevimento dei genitori in via digitale. - ha continuato - Bisogna inventarsi qualcosa di diverso. Oppure ancora portiamo le scuole nei teatri, nei cinema, in altri spazi, serve fantasia, la capacità di gestire la complessità". "O troviamo vie diverse o con le nostre rigidità, con le nostre 'non si può', perdiamo. Forse ho fatto troppi anni nelle aziende dove la cultura del 'non si può' non esiste - ha concluso Sala - in questo momento il pubblico non può dire che 'non si può'".