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Covid e viaggi sicuri: dai voli Covid-tested ai tamponi da effettuare. Le regole e i costi

Lifestyle

Beatrice Barbato

©Getty

Prima ancora di scegliere la destinazione da raggiungere, c'è chi si chiede quali siano le regole da seguire, soprattutto se il mezzo di trasporto scelto è l'aereo. Serve un tampone per poter partire? È necessario il Green pass o il Geen Pass Rafforzato? Cosa sono i voli Covid-tested? Nella rubrica Viaggi sicuri cercheremo di rispondere a queste e ad altre domande sul tema. 

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La prima domanda che ci si pone, ancor prima di dove andare, è una: serve il tampone per partire? Non tutte le mete applicano le stesse normative ed è per questo che bisogna far riferimento alle misure adottate dai singoli Stati, disponibili sul sito dell’unità di crisi della Farnesina, Viaggiare sicuri.

I voli Covid-tested: come funzionano

Il tampone è necessario per i voli Covid-tested, ovvero quelli autorizzati dal Ministero della Salute mediante un’apposita ordinanza. Ma vediamo in cosa consistono: i passeggeri che prenotano voli Covid-tested, in fase di imbarco, devono consegnare alcuni documenti:

  1. La certificazione che attesti l’esito negativo di un tampone molecolare (RT PCR) o antigenico, effettuato non oltre le 48 che precedono l’imbarco
  2. Il Passenger Locator Form.

Una volta atterrati, i viaggiatori devono effettuare nuovamente un tampone molecolare o antigenico all’interno dell’aeroporto di destinazione.

 

Che cos’è il Passenger Locator Form

Si tratta del modulo di localizzazione del passeggero, richiesto a tutti i passeggeri che vogliono entrare o fare ritorno in Italia.

Per compilarlo è necessario collegarsi al sito https://app.euplf.eu/#/ e seguire la procedura guidata:

  • scegliere Italia come destinazione
  • creare un account personale in fase di registrazione
  • compilare il modulo
  • mostrare il pdf con il QRcode al momento dell’imbarco

approfondimento

Le 10 mete che possono essere raggiunte con voli Covid-tested

Mancato imbarco sul volo Covid-tested

Se si è impossibilitati a partire perché l’esito del tampone è positivo, è previsto che la compagnia aerea rimborsi il biglietto o emetta un voucher di pari importo e su richiesta del passeggero, valido per 18 mesi dall’emissione. Tutto ciò deve avvenire entro 14 giorni dalla data in cui viene effettuato il recesso.

 

Le tratte dei voli Covid-tested

Attualmente gli aeroporti che garantiscono voli Covid-tested sono:

  • Aeroporto “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino,
  • Aeroporto di Milano Malpensa
  • Aeroporto Napoli Capodichino
  • Aeroporto “Marco Polo” di Venezia

Mentre le tratte coperte sono da e per:

  • Il Canada
  • Il Giappone
  • Israele
  • Gli Stati Uniti d’America (da e per gli aeroporti internazionali di Atlanta, Boston, Chicago, Dallas, Los Angeles, Miami, New York, Philadelphia, Washingotn DC)
  • Gli Emirati Arabi

Voli Covid-tested sono operativi anche dagli Emirati Arabi con destinazione l'aeroporto internazionale "Gugliemo Marconi" di Bologna.

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Covid e viaggi sicuri, che assicurazione fare in caso di annullamento

Quanto costa effettuare un tampone

I test che sono riconosciuti come validi in fase di partenza e arrivo sono il molecolare e l’antigenico, effettuati a mezzo tampone. Nel primo caso si tratta di un tampone naso/oro-faringeo in grado di stabilire la presenza di materiale genetico (RNA) del virus. Il tampone antigenico, invece, permette di individuare gli antigeni presenti nel rivestimento del SARS-CoV-2. La presenza di queste proteine serve per identificare il virus nella sua fase iniziale. In caso di esito incerto o positivo, è necessario sottoporsi al tampone molecolare per ricerca dell’RNA virale tramite RT-PCR.

 

Il costo per il molecolare varia a seconda della Regione in cui viene effettuato, mentre gli antigenici da qualche mese possono essere effettuati in farmacia a un prezzo calmierato: 15 euro per tutti i maggiorenni, 8 euro per la fascia 12-18, 15 euro per gli under 12. 

vedi anche

Covid e viaggi sicuri: tutti gli articoli

Il green pass rafforzato

Da dicembre 2021 in Italia è stato introdotto anche il green pass rafforzato, ovvero la certificazione che si ottiene solo dopo guarigione o vaccinazione.

 

Il green pass rafforzato è richiesto per i voli nazionali (e in generale per i trasporti lungo tutto il territorio, con alcune eccezioni), ma non per quelli internazionali.

 

Chi proviene dall’estero e transita in Italia, per pii ripartire verso un’altra destinazione, non è soggetto all’obbligo di green pass rafforzato, purché non lasci l’area dell’aeroporto (o nel caso di treni o pullman, l’area dei transiti marittimi o di terra). In questi casi restano le misure adottate dai singoli Paesi.