The Kolors, Stash aggredito per aver difeso una ragazza

Spettacolo
Il post su Instagram di Stash
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Il cantante ha pubblicato uno scatto col volto tumefatto, spiegando di essere intervenuto contro un fidanzato violento

Volto tumefatto, occhi gonfi e tagli sulle guance: appare così Stash dei The Kolors in un nuovo scatto condiviso su Instagram. Il cantante della band napoletana ha spiegato in un lungo post di essere stato picchiato per aver difeso una ragazza dal fidanzato violento, invitando tutti a non restare indifferenti in certe situazioni. 

Il racconto

“Ero a con gli amici a fare un giro, avete presente le sere estive in cui si ride, si scherza e si pensa solo all’allegria di quei momenti? Tutto questo è stato interrotto dalle urla di un ragazzo e una ragazza, stavano litigando. All’inizio niente di strano, quante volte assistiamo a scene del genere?” ha spiegato il cantante, precisando poi che la situazione è degenerata. "Lui ha deciso di mollarle uno schiaffo così forte da farle girare la testa (…). Quello era un uomo convinto di poter fare quello che voleva, anche picchiare una ragazza che sarà pesata la metà di lui", si legge ancora nel post. Di fronte a questa scena, Stash ha deciso di intervenire ed affrontare il violento, che non era comunque solo: "come in ogni scazzottata le ho date e le ho prese e non ho nemmeno idea di dove siano finiti lui e i suoi amici".

L'appello  

Nonostante i segni evidenti sul volto, la star non rimpiange di essere intervenuta, ed esorta tutti a fare lo stesso: "Quando vedete un’ingiustizia, quando vedete che qualcuno ha bisogno della vostra gentilezza e qualcun altro merita la vostra violenza, agite. Aiutate, aiutatevi. Nessuno dovrebbe permettersi di alzare le mani su una donna e pensare di averne il diritto, che non gli succederà niente" recitano le ultime righe del suo post. Il messaggio sembra aver colpito nel segno: in molti, infatti, si sono complimentati per il coraggio dimostrato, condividendo e diffondendo il post di Stash su tutti i social.

Ho pensato a lungo prima di scrivere questo post, un po' perché non avevo idea di come mettere per iscritto le emozioni e la rabbia, e un po' perché c'è sempre una piccola voce dentro di me che consiglia di non parlare, di lasciar perdere. Questa volta quella voce ho deciso di metterla a tacere, perché voglio raccontarvi una storia. Ero a con gli amici a fare un giro, avete presente le sere estive in cui si ride, si scherza e si pensa solo all'allegria di quei momenti? Tutto questo è stato interrotto dalle urla di un ragazzo e una ragazza, stavano litigando. All'inizio niente di strano, quante volte assistiamo a scene del genere? Ma quello che sembrava un normalissimo litigio di punto in bianco è degenerato quando lui, avrà avuto una trentina d'anni, ha deciso di mollarle uno schiaffo così forte che le ha quasi girato la testa. "Io faccio quel cazzo che voglio", è stata la frase d'accompagnamento. Non so se sia stata quella sberla o il senso di sicurezza nella voce a darmi più la nausea. Quello era un uomo davvero convinto di poter fare quello che voleva, anche picchiare una ragazza che sarà pesata la metà di lui. È successo tutto incredibilmente in fretta nella mia testa, e sono intervenuto ancora prima di rendermi conto che quell'ometto non fosse solo. Come in ogni scazzottata le ho date e le ho prese, e non ho nemmeno idea di dove siano finiti lui o i suoi amici. Ma io sono qui per dire a tutti che zitti e fermi non bisogna mai rimanerci. Quando vedete un'ingiustizia, quando vedete che qualcuno ha bisogno della vostra gentilezza e qualcun altro merita la vostra violenza, agite. Aiutate, aiutatevi. Nessuno dovrebbe permettersi di alzare le mani su una donna e pensare di averne il diritto, che non gli succederà niente. Quindi, caro stronzo, tu sai chi sei. E ora con un po' di fortuna saprai anche chi sono io. Le donne non si toccano, magari ora l'hai capito con l'unico linguaggio che i pezzi di merda sanno parlare.

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