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Elezioni Ue, ecco quanto guadagna un europarlamentare

Economia

Simone Spina

Stipendio di 10mila euro al mese. In più: indennità per le spese dell'ufficio e dei collaboratori. Diaria per mangiare e dormire a Strasburgo e a Bruxelles. Rimborsi per viaggi in aereo e in treno in tariffa business. Recupero dei due terzi del costo delle medicine. C'è anche la buonuscita e la pensione integrativa

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Quanto guadagna un parlamentare europeo? Non è semplice dare una risposta precisa perché sono tante le voci che fra, indennità e rimborsi di vario tipo, contribuiscono a formare la busta paga di un deputato dell’Unione.

Stipendio tassato meno che in Italia

Lo stipendio base è di poco più di 10mila euro mensili che con le tasse scende a circa 7.800 euro. Si tratta di un prelievo fiscale assai agevolato, meno della metà di quanto il fisco chiederebbe in Italia. Ciascun Paese può mettere un’imposta aggiuntiva, ma il nostro non l’ha fatto.

Il rimborso per l'ufficio

Chi siede a Strasburgo, inoltre, riceve 4.950 euro al mese  per le cosiddette spese generali: una cifra forfettaria per allestire un ufficio in Patria e pagare affitto, computer, software, telefoni e abbonamento a internet.

350 euro al giorno per dormire e mangiare

C’è in aggiunta un’indennità giornaliera di 350 euro per coprire i costi di alloggio e pasti a Strasburgo e a Bruxelles e, poiché di sedute ne sono previste al massimo quindici al mese, chi è sempre presente può ottenere oltre 5mila euro. Potenzialmente, quindi, ogni eurodeputato ha disposizione fino a 18mila euro al mese, che – ovviamente – si riducono in caso di assenze e che servono anche a sostenere i costi per i suoi collaboratori.

Viaggi, spese mediche e buonuscita

A tutto questo si aggiungono i viaggi, rimborsati – dietro ricevuta – con limiti per gli aerei e i treni calibrati sulle tariffe business e di prima classe, cioè le più care. Non finisce qui: il parlamentare europeo può chiedere i due terzi delle spese mediche e alla fine del mandato ha diritto a un’indennità. Una sorta di Tfr pari a una mensilità per ogni anno d’incarico che, quindi, andrà a chi a giugno non sarà rieletto.

La pensione integrativa

C’è, infine, anche la pensione: si ottiene a 63 anni di età e ammonta al minimo a 1.750 euro lordi al mese (per chi ha fatto un solo mandato). Il precedente, e più generoso sistema, è stato abbandonato nel 2009 perché troppo oneroso: serviranno oltre 300 milioni fino al 2074 per pagare gli assegni calcolati col vecchio meccanismo.