Busta paga 2024, tutti gli aiuti previsti (ma solo per quest’anno)
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Dallo sconto dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici dipendenti madri di due o più figli, applicato in gran parte a partire dalla busta paga di febbraio, al contributo della riforma dell’Irpef: ecco gli interventi che puntano ad aiutare i contribuenti, confermati per il 2024
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- Riforma Irpef, sconti dei contributi previdenziali e interventi sui fringe benefit: sono alcuni dei provvedimenti previsti per quest’anno che puntano a portare benefici in busta paga
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- Lo sconto dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici dipendenti madri di due o più figli, introdotto dalla legge di Bilancio 2024, sarà applicato nella maggior parte dei casi a partire dalla busta paga di febbraio, con possibile recupero degli arretrati. La circolare Inps con le istruzioni ai datori (27/2024) è stata pubblicata infatti il 31 gennaio
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- Un contributo al maggior rendimento della busta paga è dato dalla riforma dell’Irpef, che per il 2024 ha ridotto a tre gli scaglioni: l’aliquota è del 23% fino a 28mila euro, del 35% da 28mila a 50mila euro, del 43% oltre i 50mila euro
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- Confermata al 5% per quest’anno anche l’imposta sostitutiva che si applica sui premi di produttività collettivi, così com’era stato per il 2023
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- Si procede anche con la detassazione degli straordinari e del lavoro notturno nel comparto turistico. La legge di Bilancio ha rinnovato fino a giugno 2024 la misura già prevista dal decreto Lavoro (Dl 48/2023) per il periodo che va dal 1° giugno al 21 settembre 2023 e ha esteso la platea dei destinatari ai lavoratori degli esercizi di somministrazione e ristorazione, che si aggiungono ai dipendenti impiegati nel comparto turistico, ricettivo e termale
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- La misura è il riconoscimento di un trattamento integrativo speciale, esente da tasse e contributi, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte dal datore per le prestazioni di lavoro notturno o straordinario festivo
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- Per quanto riguarda i fringe benefit, sono cambiate – sempre per il solo anno in corso – le soglie di non impunibilità: è possibile detassare e decontribuire le liberalità (ad esempio l’auto a uso promiscuo, l’alloggio aziendale, i buoni acquisto, i buoni benzina e così via) erogate dai datori di lavoro ai dipendenti, previa informativa alla Rsu - dove presente - fino a 2mila euro per i lavoratori con figli fiscalmente a carico e a 1.000 euro per i lavoratori senza figli a carico
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- Per il 2024 è stato anche rifinanziato il taglio del cuneo contributivo: saranno infatti scontati 7 punti percentuali per i lavoratori con retribuzione fino a 25mila euro lordi e 6 punti percentuali per chi guadagna da 25mila a 35mila euro lordi. La tredicesima è esclusa dal beneficio
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- Tornando alle misure che spettano ai genitori, nel 2024 è previsto anche l’incremento fino all’80% dell’indennità per il secondo mese di congedo parentale facoltativo. Dal 2025 l’indennità scenderà al 60%, pur restando indennizzato all’80% il primo mese di congedo. I successivi mesi rimangono indennizzati al 30 per cento
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- Sempre al 2024 è limitata anche la nuova super-deduzione del 120% del costo del lavoro sull’incremento occupazionale, introdotta dal Dlgs 216/2023 per chi assume lavoratori dipendenti a tempo indeterminato