L’Agenzia delle Entrate ha chiarito quali spese sono ammesse e quali escluse dalla detrazione al 50% per gli interventi di ristrutturazione anche riguardo all’installazione di telecamere di sicurezza
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- Un contribuente ha chiesto all'Agenzia delle Entrate se anche per le spese per l’installazione di fotocamere e telecamere per la sorveglianza della propria abitazione spetti la detrazione al 50% per gli interventi di ristrutturazione
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- L’Agenzia delle Entrate, riguardo al quesito, ha spiegato che l’installazione di fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati rientra tra gli interventi che danno diritto alla detrazione dall’Irpef del 50% delle spese per il recupero del patrimonio edilizio e, in particolare, tra i lavori finalizzati alla prevenzione del rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi
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- Il Fisco ha spiegato che rientrano nel bonus sicurezza gli interventi volti a contrastare furti, aggressioni o altri reati che comportano la “lesione di diritti giuridicamente protetti”
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- Le spese che possono essere portate in detrazione sono quelle per il rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici; apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione; porte blindate o rinforzate; apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
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- Rientrano nella detrazione al 50% anche le spese per installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti; apposizione di saracinesche; tapparelle metalliche con bloccaggi; vetri antisfondamento; casseforti a muro; fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati; apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline
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- Tutte le spese elencate in precedenza sono detraibili dall’IRPEF nella misura del 50% ed entro il limite di 96.000 euro, valore che in ogni caso dovrà essere considerato cumulativamente tenuto conto anche degli interventi di ristrutturazione edilizia propriamente intesi effettuati dal beneficiario
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- Riguardo alle telecamere di sorveglianza collegate a centri di vigilanza privati, la detrazione spetta a metà. In tal caso è necessario considerare separatamente i costi sostenuti e da sostenere, in relazione agli importi da corrispondere per i controlli da parte dei centri addetti e a quelli pagati per l’acquisto e l’installazione degli impianti
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- Per approfittare del bonus sicurezza non ci sono limiti di reddito, e si può essere sia proprietari dell’immobile in questione, che titolari di diritti reali e anche inquilini e comodatari. Insomma, si può beneficiare della detrazione del 50% anche su lavori svolti nella casa che si ha in affitto