Assegno unico 2024, cosa cambia da marzo e come presentare domanda
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I nuclei familiari che non avranno più diritto alla fruizione del Reddito di cittadinanza dal 31 dicembre 2023 potranno continuare a ricevere l'Assegno unico fino a febbraio 2024. Da marzo sarà invece necessario presentare una nuova domanda
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- L’Inps erogherà l’Assegno unico e universale come quota integrativa del Reddito di cittadinanza per i percettori che abbiano i requisiti necessari. Verrà diffuso tramite accredito
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- Nel frattempo, il decreto legge n. 48/2023 ha portato all’istituzione dell’Assegno di inclusione (Adi), destinato ai nuclei in cui sono presenti figli minori, disabili o ultrasessantenni in condizioni di svantaggio, inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari
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- I nuclei familiari che non avranno più diritto alla fruizione del reddito di cittadinanza dal 31 dicembre 2023 potranno continuare a ricevere l'Assegno unico fino a febbraio 2024. Per l’erogazione della misura andrà tenuto conto dell’Isee valido al 31 dicembre 2023
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- Da marzo 2024 invece sarà necessario presentare una nuova domanda per l’Assegno unico. A questo proposito: l’eventuale presentazione della domanda di Adi da parte di chi potrebbe essere un potenziale beneficiario non va a sostituire in alcun modo la domanda di Assegno unico
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- Inoltre, la domanda di Assegno unico e l’Isee aggiornato possono essere presentati entro il 30 giugno 2024, senza perdita degli arretrati (verranno infatti corrisposti con il successivo conguaglio). Il nuovo Isee 2024 può essere presentato dal primo gennaio in modalità precompilata sul sito istituzionale dell’Istituto www.inps.it nel portale unico Isee
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- Il tetto minimo dell'Isee passerà da 16.215 a 17.090,61: fino a quest’ultima soglia, quindi, l'assegno unico passerà da da 189,2 a 199,4 euro. Chi supera invece un Isee di 45,574,96 euro avrà invece l’importo più basso, 57,2 euro (28.5 per i figli dai 18 ai 20 anni)
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- Inoltre, per ciascun figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione modificata dalla Legge di Bilancio 2023. La prima fascia, cioè la più svantaggiata, avrà anche maggiorazioni fino a 96,9 euro
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- Le maggiorazioni aumentano a 119,6 euro per i figli non autosufficienti fino ai 21 anni; 108,2 euro per i figli con disabilità grave sotto i 21 anni; 94,9 euro per i figli con disabilità media fino ai 21 anni; a 22,3 euro per ogni figlio fino ai 21 anni. Il bonus secondo il percettore di reddito è di 34,1 euro
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- Nella fascia più alta - Isee di 45,574,96 euro - le maggiorazioni sono così suddivise: 17,1 euro per figli ulteriori al secondo, 119,6 euro per i figli non autosufficienti fino ai 21 anni, 108,2 euro per i figli con disabilità grave sotto i 21 anni, 94,9 euro per i figli con disabilità media fino ai 21 anni, 22,3 euro per ogni figlio fino ai 21 anni
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- L’importo dell’Assegno viene determinato in base all’Isee presentato del nucleo familiare del figlio beneficiario, tenuto conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi