Bonus porte blindate, come funziona la detrazione e che documenti servono
Economia
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La detrazione per la sostituzione di una porta con una blindata ha un’aliquota del 50%, che resterà tale fino al 31 dicembre 2024: ecco tutti i dettagli
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- C’è un bonus che interessa anche le porte blindate. Il suo meccanismo è stato ricordato anche dall’Agenzia delle Entrate, rispondendo a un quesito proposto alla Posta di Fisco Oggi
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- Il dubbio, come ricorda Edilportale.com, nasce da questo caso: un contribuente ha realizzato un intervento di sostituzione di un portone con un’unica anta in legno, con un portone blindato con due ante, mantenendo la stessa dimensione del telaio blindato. Ha quindi chiesto all’Agenzia delle Entrate se è possibile usufruire di una detrazione per le spese sostenute
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- L’Agenzia ha detto “sì”, spiegando che il bonus riconosciuto alle porte blindate prevede le stesse condizioni del bonus ristrutturazioni, cioè la detrazione per il recupero del patrimonio edilizio
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- Il montaggio delle porte blindate o rinforzate rientra tra i lavori finalizzati alla prevenzione degli atti illeciti ed è agevolato ai sensi dell’articolo 16-bis, comma 1, lettera f) del Testo unico sulle imposte sui redditi
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- Il Bonus porte blindate può quindi essere richiesto dal proprietario o dal detentore dell’immobile
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- Per ottenere il bonus porte blindate, è necessario effettuare i pagamenti con bonifico parlante e conservare la relativa documentazione per eventuali controlli
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- Al contrario delle altre agevolazioni, la detrazione rimarrà quindi in vigore a tempo indeterminato, ma con una percentuale più bassa