Risparmi, ecco come farli fruttare: boom dei titoli a breve termine
Economia
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I motivi dell’impennata sono molteplici. Fra questi c’è il rendimento: fino ai tre anni, il guadagno è intorno al 4% lordo, con un peso fiscale che si ferma al 12,5% invece del 26%. Inoltre, un incentivo è dato dalla nuova legge di Stabilità che prevede di tenere fuori dall’Isee i titoli di Stato
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- Le guerre in corso in Ucraina e in Medio Oriente insieme all’incertezza relativa all’isola di Taiwan rendono il contesto geopolitico complesso, anche per quanto riguarda gli investimenti e i mercati
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- Secondo i dati Bankitalia, dal secondo trimestre 2022 a metà 2023 si è accentuato il trasferimento dei risparmi degli italiani dai conti correnti a zero remunerazione verso gli strumenti di liquidità che prevedono un ritorno. Lo spiega Il Sole 24Ore
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- Nello specifico, si è registrato un lieve deflusso (-4,85%) nella categoria “Biglietti, monete e depositi a vista” di Bankitalia. In quella denominata “Altri depositi” c’è stato invece l’incremento del 2%
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- Come sottolinea il quotidiano economico, il boom è invece da registrare nei titoli a breve termine, che passano da poco più di un miliardo a 22 miliardi di euro: è il settore di liquidità ritenuto più efficiente
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- I motivi sono molteplici. Fra questi c’è il rendimento: fino ai tre anni, il guadagno è intorno al 4% lordo, con un peso fiscale che si ferma al 12,5%. Per gli altri strumenti finanziari raggiunge invece il 26%
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- Fra le altre ragioni ci sono la facilità di compravendita e la previsione inserita nella nuova legge di Stabilità di tenere fuori dall’Isee i titoli Stato (tetto di 50mila euro)
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- Molto importante tenere a mente che i soldi non devono restare su conti correnti poco remunerati. Per evitare che questo accada, oltre ai titoli a breve termine si può fare riferimento ai conti deposito
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- I risparmiatori – ricorda sempre Il Sole – puntano inoltre ai certificate, il cui numero a capitale protetto quotati sul listino italiano supera i 1200