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Lavoro, percorso a ostacoli per i fondi della formazione

Economia

Simone Spina

Lo Stato quest'anno mette  a disposizione delle aziende oltre un miliardo per aggiornare il proprio personale. I tempi per utilizzare questi denari sono però stretti e le imprese rischiano di non riuscire a sfruttare quest'opportunità 

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Tempi stretti per sfruttare i soldi che lo Stato mette a disposizione delle imprese per la formazione dei dipendenti. In ballo ci sono un miliardo e 180 milioni di euro ma i corsi di aggiornamento vanno completati entro la fine dell’anno. E tra il rinvio - da febbraio a marzo - per presentare le domande, l’attesa per la loro approvazione e l’estate in mezzo, con le ferie che svuotano gli uffici, le imprese potrebbero oltrepassare i limiti e rischiare di dover restituire i finanziamenti ricevuti.

Fondo Nuove Competenze, come funziona

Una sorta di percorso a ostacoli che potrebbe rendere di difficile applicazione la seconda edizione del cosiddetto “Fondo nuove competenze”, denari (per lo più europei) dati alle aziende per migliorare le professionalità del loro personale durante l’orario di lavoro nell'ottica della transizione digitale e quella ecologica. In pratica, operai e impiegati seguono corsi di formazione per un certo numero di ore (da 40 a 200) e buona parte di quel tempo (fino al 70 per cento) viene pagato dallo Stato, contribuiti compresi.

La procedura per avere i fondi

Per avviare la procedura è necessario che ci sia un accordo fra impresa e sindacati, quindi la presentazione del programma formativo, che per l’ultimo bando andava fatta entro fine marzo. A questo punto bisogna attendere il disco verde dell’Anpal, l’agenzia governativa che gestisce i finanziamenti, che – di solito - arriva nel giro di un paio di mesi.

150 giorni per completare i corsi di formazione

Da questo via libera le imprese hanno 150 giorni per completare i progetti di formazione ma, considerando il periodo estivo, è probabile che i lavoratori potranno andare in aula solo in autunno e, di conseguenza, ci sarà poco tempo per rispettare i termini, visto che i corsi possono durare anche più di un mese. Insomma, si rischia di perdere i finanziamenti: un problema imminente per molte aziende e un monito per il governo che, col recente decreto Lavoro, ha deciso di rifinanziare il Fondo fino al 2027.