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Lavoro, maglie più larghe per i contratti a termine

Economia

Simone Spina

Col decreto del governo sarà più facile assumere a tempo determinato perché si ampliano le possibilità di rinnovi e proroghe dopo il primo anno d'impiego. L'Esecutivo esclude maggiore precarietà. Critici sindacati e opposizione

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Cambia ancora il lavoro a termine e probabilmente diventerà più semplice per le imprese assumere in questo modo. Il governo, infatti, interviene su questa materia, che negli ultimi vent’anni ha visto più volte ampliare e restringere il perimetro, con una maggiore flessibilità che dovrebbe permettere alle aziende di rinnovare più facilmente un contratto a tempo determinato. Vediamo perché.

Le regole attuali

Dal 2018, col decreto Dignità, per prolungare il rapporto di lavoro per più di un anno, ma senza andare oltre i due, devono esserci dei motivi ben precisi, le cosiddette causali, agganciate a esigenze temporanee e oggettive, oppure per la sostituzione di personale o – ancora – per incrementi nella produzione non programmati. In pratica, per superare la soglia dei 12 mesi si devono rispettare regole dai contorni definiti, anche se poi questi limiti sono stati congelati per il Covid.

Le nuove norme

D’ora in poi, fermo restando il limite dei 24 mesi, si potrà prorogare il rapporto dopo un anno non solo per sostituire altri lavoratori, ma anche quando è previsto dai contratti collettivi (quelli firmati dai sindacati e associazioni industriali) e, infine, pure in mancanza di accordi di questo tipo, ma solo fino al dicembre 2024, quando ci siano esigenze organizzative e produttive. Si rinvia, dunque, a lavoratori e aziende l’intesa da trovare quando – per esempio – sarà chiesto di mantenere un certo numero di dipendenti precari.

Rischio maggiore precarità

Precarietà che, secondo la ministra del Lavoro Marina Calderone, non aumenterà perché oltre il 90 per cento dei contratti a termine – che sono più di tre milioni – non supera i 12 mesi e già – ricorda - non sono previste causali fino a un anno. Critici sindacati e opposizione parlamentare, perché – sostengono - i lavoratori così diventerebbero più ricattabili.

Voucher: alzato il tetto

Maglie più larghe, infine, anche per i buoni lavoro (voucher): potranno essere utilizzati per pagare i lavoratori fino a 15mila euro, contro il limite attuale di 10mila, in determinati settori come fiere, congressi, terme e parchi di divertimento.