Cambia la gestione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il governo ha approvato un decreto legge che mira ad accentrare diverse competenze sul Pnrr e sveltire le procedure. GUARDA IL VIDEO
Con il varo del decreto legge del 16 febbraio, diverse competenze sulla gestione del Pnrr saranno dirottate verso una nuova “struttura di missione”, che dipenderà direttamente dalla presidenza del Consiglio. Fino ad oggi, tre erano gli enti principali per la gestione dei fondi europei: cabina di regia, formata da Presidente del Consiglio e alcuni ministri, la Segreteria Tecnica, dedita alle questioni tecnico – amministrative, e il Servizio Centrale, organismo del Ministero dell’Economia che si occupava della fase di programmazione, gestione e controllo del Piano. I segnali del governo Meloni sono duplici, “visto che l’esecutivo può prendersi maggiori responsabilità e pieno controllo” - commenta Lorenzo Codogno della London School of Economics ed ex capo economista del Tesoro a Sky TG24 Business – ma con questo provvedimento “vi è il rischio di spingere un po' di lato i tecnici che hanno guidato il processo durante il governo Draghi”. La spesa dei fondi è la parte in cui l’Italia storicamente fa più fatica, “ma spero che il Governo” continua Codogno, “possa accelerare la messa a terra di tutti i progetti cruciali per il futuro del Paese”.
Nella puntata di Sky TG24 Business del 17 febbraio (rivedila qui), spazio anche all’analisi dei mercati con Antonio Cesarano di Intermonte SIM, e all’approfondimento sulla rete ad alta velocità con Francesco Nonno di Open Fiber.