In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Padoan a Sky TG24: non ratificare il Mes è un danno reputazionale per l'Italia

Economia

Lorenzo Borga

L'ex ministro dell'Economia a Sky TG24 da Davos critica la scelta del Parlamento italiano di non ratificare la riforma del Meccanismo europeo di Stabilità. GUARDA L'INTERVISTA

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Pier Carlo Padoan, ex ministro dell'Economia e oggi presidente del gruppo Unicredit, critica ai microfoni di Sky TG24 la scelta di non ratificare la riforma del Mes: "è un danno reputazionale" per l'Italia, dal momento che non vede il Mes come "fonte di instabilità".

"Non vedo una recessione in arrivo"

Padoan si è detto ottimista sulle prospettive economiche per il nostro paese: "Francamente non vedo una possibilità di recessione in Eurozona, e mi incoraggiano le revisioni che quasi tutte le istituzioni internazionali hanno prodotto in queste settimane, previsioni che sono state migliorate". Ma "detto questo c'è sempre molto da fare, perché la situazione è complicata a dire poco".

La Bce rimanga "credibile"

Riguardo al dibattito sui rialzi dei tassi da parte della Bce, Padoan ha aggiunto che "naturalmente si può discutere dello 0,25, dello 0,5 o dello 0,75, ma è come dire che cambiamo la velocità di una macchina che continua sulla stessa strada". Il presidente del secondo gruppo bancario italiano ha sottolineato inoltre l'importanza della coerenza per la Banca centrale europea: "se la Bce decidesse domani di cambiare totalmente politica, questo sarebbe un danno per tutti, perché la perdita di credibilità genererebbe incertezza e l'economia si fermerebbe".

"Monte Paschi sta lavorando bene"

Padoan si è inoltre in parte sbilanciato sull'ipotesi che Unicredit torni a interessarsi all'acquisizione di Monte dei Paschi di Siena, dopo il tentativo fallito del 2021: "Mps sta sicuramente rafforzando la sua posizione, sta andando meglio, superando una fase difficile, e questo è un bene per la banca e per il paese".