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Ucraina e caro bollette, Cingolani: “Momento delicato, temo che prezzo gas resterà alto”

Economia

E' quanto ha dichiarato il ministro della Transizione ecologica nel corso di un'informativa urgente alla Camera sull'incremento dei costi dell'energia e sulle misure per contrastarne gli effetti, anche derivanti dalla crisi in Ucraina

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L'avvertimento è chiaro, e lascia pochi dubbi. "Temo che il prezzo del gas rimarrà abbastanza alto. E' difficile fare previsioni, ma difficilmente potrà torenare ai valori di un anno fa". Lo ha detto alla Camera il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in un'informativa sull'incremento dei costi dell'energia e sulle misure per contrastarne gli effetti. 

Meno gas

"In Italia abbiamo ridotto la produzione" di gas "da 17 miliardi di metri cubi del 2000 a circa 3 miliardi nel 2020 a fronte di un consumo rimasto costante, oscillante tra 70 miliardi e 89 miliardi di metri cubi", ha precisato Cingolani sottolineando che non c'è stato per questo un beneficio ambientale ma solo un disinvestimento.

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Credere nelle rinnovabili

Il ministro Cingolani si è poi occupato del tema fonti a energia rinnovabile: "A differenza dell'ultimo anno, tra gennaio e febbraio del 2022 abbiamo aggiudicato già 1,5 Gw. Non siamo ancora al buon risultato che speriamo di raggiungere presto, ma è molto incoraggiante", ha detto in merito alle aste sulla capacita' rinnovabile.

Gli effetti della crisi ucraina

Cingolani ha poi fatto il punto sulla crisi in Ucraina: "Monitoriamo costantemente la situazione in coordinamento con le istituzioni europee, a livello nazionale si è già riunito diverse volte il comitato di emergenza gas. Cosa prevede il piano di emergenza? Maggiore flessibilità dei consumi di gas - ha aaggiunto il ministro -  come interrompibilità al settore industriale e regole sui consumi di gas nel settore termoelettrico". Cingolani ha poi sottolineato come l'Italia sia di fatto totalmente dipendente dall'import di gas, per una quota di circa 43-45% dalla Russia. "Uno dei pochi nostri punti di forza "è che siamo riusciti a differenziare le sorgenti", ha concluso il ministro.

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