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Green pass, 20 milioni ancora esclusi: si teme impatto sull'economia

Economia

Lorenzo Borga

Chi critica l'ipotesi di estensione del green pass a nuovi settori economici pensa che potrebbe tradursi in un danno economico. Visto che milioni di italiani ancora non possono scaricarlo un impatto economico negativo è possibile. Ma anche un potenziale futuro lockdown avrebbe dei costi molto alti

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La scelta di estendere il green pass è anche una questione economica. Perché limitare l’ingresso a locali, ristoranti, stadi e trasporti a chi è stato vaccinato, è guarito dal Covid oppure si è sottoposto a un tampone ovviamente non può che impattare sugli incassi delle attività economiche. Oggi infatti non sarebbero solo i no-vax a dover scegliere la via del tampone, ma anche tutti quegli italiani che non hanno ancora potuto accedere alla vaccinazione.

Almeno 20 milioni esclusi

Se fosse mantenuta la via italiana attuale, cioè certificato dopo 15 giorni dalla prima dose, sarebbero 34,5 milioni le persone che potrebbero richiedere il green pass. Esclusi i bambini sotto i 12 anni, a rimanere fuori sarebbero quindi in 19,5 milioni. Se invece il governo optasse per l’opzione prevalente in Europa, cioè la possibilità di ricevere il QR code dopo 15 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, gli esclusi crescerebbero a 32,5 milioni. Un numero importante, che ovviamente è in continua diminuzione giorno dopo giorno ma in cui rientrano soprattutto i più giovani. Come sottolineano anche Federalberghi e Fida. Da questi numeri partono stime, per esempio di Confesercenti, che contano le perdite economiche per attività turistiche e pubblici esercizi in un miliardo e mezzo di fatturato in caso di estensione del green pass, una quota comunque contenuta rispetto alle entrate del settore. Ma la questione non è così semplice. Perché è ormai chiaro che se la pandemia non verrà contenuta il nostro paese potrebbero presto ritrovarsi come il Portogallo e la Catalogna, dove si è stati costretti a introdurre il coprifuoco notturno e limitazioni ai locali pubblici. Il green pass, riducendo i contagi e incentivando le vaccinazioni, potrebbe evitarci le restrizioni.

Incertezza sull'impatto complessivo

E non è scontato, in particolare in locali al chiuso come i ristoranti, che con l’introduzione del certificato alcuni clienti più timorosi o a rischio possano sentirsi più sicuri e aumentare le spese fuori casa. Nessuno ha la sfera di cristallo. Ciò che sappiamo è che introdurre da oggi un green pass severo potrebbe escludere una fetta importante del mercato. Ma non fare nulla potrebbe costarci ancora di più.