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Porto di Genova, operaio morto e uno ferito: varchi bloccati e caos in autostrada

Cronaca
©IPA/Fotogramma

A Genova Prà un operaio di 52 anni è morto schiacciato contro un container. L'incidente è avvenuto intorno alle 3. Secondo quanto ricostruito si sarebbero scontrate due ralle portuali.  Ferito e trasportato in ospedale un altro operaio di 46 anni. Indetto uno sciopero di protesta che ha causato disagi nel capoluogo ligure

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Grave incidente sul lavoro la scorsa notte al porto di Genova Prà dove un operaio di 52 anni è morto schiacciato contro un container. L'incidente è avvenuto intorno alle 3. Secondo quanto ricostruito si sarebbero scontrate due ralle portuali.  L'operaio stava controllando i sigilli di un container quando, per cause ancora da accertare, è stato investito e quindi schiacciato.  Inutili si sono rivelati i soccorsi: sul posto sono intervenuti  il 118, la Croce Verde Praese, un'ambulanza di Ponente Soccorso, il gruppo Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Asl3 e la polizia stradale di Sampierdarena. Un altro operaio di 46 anni è rimasto ferito gravemente ed è stato trasportato all'ospedale San Martino in codice rosso.

La vittima

Si chiamava Giovanni Battista Macciò l'operaio che ha perso la vita la scorsa notte nel porto di Prà. Era residente a Castiglione Chiavarese, nell'estremo levante genovese. Sposato, aveva anche un figlio. Gli investigatori, intanto, hanno sequestrato tutte le immagini delle telecamere dell'area per ricostruire quanto successo. A quanto pare l'operaio che era a bordo della ralla che ha travolto Macciò avrebbe fatto una manovra di inversione. Gli inquirenti devono capire se tutti i mezzi coinvolti fossero posizionati correttamente, se potessero essere in quel punto. E devono capire anche se il lavoratore potesse stare in quel punto. 

Le proteste dopo la morte di un operaio al Porto di Genova - ©Ansa

La protesta e i disagi

Dopo l'incidente, le rappresentanze sindacali di Filt-Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti hanno deciso di proclamare unitariamente uno sciopero immediato per ventiquattr'ore. L'astensione terminerà domani mattina alle 6. Lo sciopero, tra l'altro, ha portato al blocco dei varchi portuali, con conseguenti pesanti disagi alla viabilità, sia urbana sia autostradale. Sulla A7 Serravalle-Genova, si sono registrati 8 km tra Bolzaneto e la barriera di Genova ovest verso il capoluogo mentre sulla A10 sono 10 km nel tratto compreso tra Prà ed il bivio con la A7, sempre verso Genova. Sulla A12 si sono formate code tra Nervi e il bivio con la A7 verso il capoluogo ligure. "Ancora una volta si parla di sicurezza quando c'è un morto, non è più possibile fare così. Sì, è veramente uno stillicidio in tutta Italia e continua questa drammatica conta. Purtroppo adesso è toccato al porto di Genova e siamo qui in blocco. Abbiamo proclamato 24 ore di sciopero, vogliamo capire cosa è successo, vogliamo verificare, vogliamo che non succeda più e che si facciano tutti gli interventi necessari per evitare queste tragedie". Queste le prole di Roberto Gulli, segretario generale Uil Trasporti di Liguria, che ha commentato la tragedia avvenuta presso il varco Etiopia. "Che cosa si può fare? Che cosa si deve fare oggi? Sicuramente ci vuole una maggiore attenzione da parte di tutti e bisogna creare tutte quelle procedure, tutte quelle istruzioni che possono mitigare al massimo queste situazioni" ha aggiunto. "La prevenzione passa dalla formazione, quindi dagli investimenti. Noi sono anni che cerchiamo di fare il possibile per ottenere un sostegno anche economico per far sì che la gente sappia come comportarsi in difficoltà, in situazioni di pericolo. Purtroppo siamo ancora carenti. Si investe troppo poco". 

Un'indagine in corso

"Sull'incidente c'è un'indagine in corso e quindi sulle dinamiche dobbiamo aspettare l'inchiesta. Ma quello che posso sottolineare è che purtroppo di sicurezza si parla solo quando muore qualcuno sui posti di lavoro". E' il commento di Luca Franza, coordinatore  dei delegati della Culmv di Genova a cui apparteneva il portuale cinquantaduenne morto questa mattina. Intanto già da questa mattina presto si è formato un blocco spontaneo al varco di ponte Etiopia, a Sampierdarena, cui si stanno via via aggiungendo molte persone. 

Il cordoglio della giunta comunale

"A nome della giunta comunale esprimo cordoglio per la morte del 52enne nel terminal portuale di Prà, questa mattina. Ci stringiamo ai familiari della vittima e preghiamo per i colleghi feriti, che possano al più presto fare ritorno a casa". Lo ha detto il facente funzioni sindaco di Genova, Pietro Piciocchi.  "La tragedia di questa mattina", ha aggiunto l’assessore al Porto Francesco Maresca, "non può lasciarci indifferenti: molto ancora dobbiamo fare per garantire il massimo della sicurezza sul lavoro in particolare in ambito portuale perché tragedie come queste non si ripetano mai più. In previsione dello sviluppo delle nostre infrastrutture a mare è necessario che si faccia un approfondimento sulle misure che possano mettere in sicurezza un settore occupazionale ed economico di primaria importanza per la città e per la nazione".

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