L'operazione prende le mosse dalle direttive del ministro dell'Interno Piantedosi per "prevenire e contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive e incidere sulle situazioni di illegalità e degrado urbano". Sono state sequestrate anche alcune dosi di marijuana e cocaina, e arrestate due persone
Sono 150 le persone sgomberate martedì mattina dall'ex hotel Cinecittà a Roma. L’edificio occupato abusivamente era oggetto di un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Roma, cui hanno dato esecuzione Carabinieri e Polizia. Nel maxi blitz sono state sequestrate alcune dosi di stupefacenti e arrestate due persone.
Contro "illegalità e degrado urbano"
Lo sgombero è stato deciso in sede di Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. “La liberazione dell’edificio dà attuazione alle direttive del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – si legge nel comunicato - per prevenire e contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive e incidere sulle situazioni di illegalità e degrado urbano”. I residenti erano per lo più di nazionalità sudamericana. Sono stati attivati i servizi sociali del comune per prendere in carico i casi di fragilità emersi.
Liti, furti, e disturbo della quiete
Negli anni, i Carabinieri hanno ricevuto numerose segnalazioni relative a liti, disturbo della quiete pubblica, ubriachezza molesta e reati contro il patrimonio, che hanno visto protagonisti alcuni dei residenti dell’immobile di via Eudo Giulioli.
Nel corso dell’operazione, le unità cinofile hanno anche sequestrato una pianta di marijuana e 10 dosi di cocaina, oltre ad alcuni cellulari rubati. Tra le persone sgomberate, una è stata denunciata per ricettazione e due sono in arresto per altri reati.