La Procura di Ancona aprirà un fascicolo per omicidio stradale per il giovane 19enne, risultato negativo all'alcol test. Le vittime erano marito e moglie e avevano 47 e 36 anni
Due ciclisti sono morti questa mattina a Senigallia, in provincia di Ancona, dopo essere stati investiti da un'automobile. Le vittime sono marito e moglie, avevano 47 e 36 anni e si erano sposati sette mesi fa. L'incidente è avvenuto poco prima delle 12, lungo la statale 16, all'altezza del quartiere Ciarnin. Alla guida dell'auto che li ha travolti e uccisi c'era un neopatentato di 19 anni. È accusato di omicidio stradale
L'incidente
Le due vittime non avevano documenti addosso e la loro identificazione è avvenuta sul luogo dell'incidente, quando il telefono di una delle due vittime ha squillato: era un amico della coppia al quale ha risposto uno degli agenti della polizia presenti sul
posto. La Procura di Ancona aprirà un fascicolo per omicidio stradale per il giovane 19enne alla guida dell'automobile, risultato negativo al test dell'alcol.
Neopatentato alla guida
Dai primi rilievi non sarebbe stata l'alta velocità a far perdere al giovane il controllo del veicolo. Nel tratto di strada interessato all'incidente, infatti, il limite è di 70 chilometri all'ora. Affianco al giovane viaggiava una passeggera, che non ha richiesto assistenza medica. Il 19enne potrebbe aver dovuto evitare un altro veicolo, essere stato distratto o aver avuto un colpo di sonno. Di sicuro è finito nella corsia opposta centrando le vittime. Ma tutte le ipotesi sono ancora al vaglio degli inquirenti che stanno studiando le tracce sull'asfalto anche in attesa di sentire le testimonianze di tutte le persone coinvolte. Dopo aver travolto i due ciclisti, l'auto ha infatti urtato altri tre veicoli in transito.
