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Vieste, 12enne aggredito e umiliato dal branco. Il sindaco: "Recuperare i valori"

Cronaca

La violenza a opera di coetanei della vittima è stata ripresa in un video, diffuso su chat e social. I giovani autori dell'aggressione sono stati identificati dal filmato. Il primo cittadino del comune nel Foggiano li ha convocati insieme con i genitori. Ai microfoni di Sky TG24 spiega: "L'emulazione sui social è il vero problema. Io li ho convocati con lo spirito di evidenziare ai loro genitori che devono stare un po' più dietro a questi ragazzi. C'è una inversione di valori che non va assolutamente bene"

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Un dodicenne aggredito e umiliato da suoi coetanei, un "branco" che ha filmato la violenza. Il video, diffuso su chat e social, è diventato virale. Tutto è accaduto a a Vieste nel Foggiano. 

La scena - che Sky TG24 sceglie di non mostrarvi - è stata ripresa con un telefonino e condivisa all'inizio su Whatsapp. Costretto a inginocchiarsi dai bulli, tra spintoni e schiaffi, il giovane ha provato a reagire ma è stato sopraffatto, tra le risate e l'incitamento del branco. Un'aggressione a due passi dal centro cittadino, nell'indifferenza generale. Solo un ragazzino ha provato invano a intervenire in sua difesa.

Il sindaco a Sky TG24: "Inversione di valori, i genitori lavorino su questo"

La comunità di Vieste è scossa e a prevalere ora è l'indignazione, anche se sui social qualcuno ha provato a minimizzare il grave episodio di bullismo parlando di "bravata". I giovani protagonisti dell'aggressione sono stati identificati grazie al filmato. La procura per i minorenni ha ora in mano le carte di questa vicenda. Il sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti, raggiunto da Sky TG24 (VIDEO), commenta: "L'emulazione sui social è diventata il vero problema. Questi ragazzi avranno visto altri che lo facevano, e quindi hanno voluto emulare altre situazioni del genere. Io - spiega il sindaco - li ho convocati con lo spirito di evidenziare ai loro genitori che devono stare un po' più dietro a questi ragazzi. Una volta, quando eravamo ragazzini, i più deboli venivano difesi, oggi invece il più debole viene umiliato, il divertimento sta nell'umiliarla. C'è una inversione di valori che non va assolutamente bene e su questo ci devono lavorare i genitori", conclude Nobiletti.

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