L'inchiesta ha portato alla luce un insieme di gravi fatti commessi nei confronti di diversi disabili ricoverati, vittime di spintonamenti, tirate di capelli, schiaffi e colpi sulla testa da parte di alcuni dipendenti. A innescare le indagini la caduta di un giovane disabile all'interno della struttura
Spintonamenti, tirate di capelli, schiaffi e colpi sulla testa: è questo il trattamento che otto operatori sociosanitari impiegati in una residenza protetta a Imperia riservavano ad alcuni disabili ospiti della struttura. Gli otto dipendenti sono ora indagati. A innescare le indagini la caduta di un giovane disabile all'interno della struttura. L' inchiesta ha portato alla luce un teatro di gravi fatti di reato commessi nei confronti di diversi disabili ricoverati, vittime di violenze da parte di chi avrebbe dovuto occuparsi della loro cura.
Le accuse e le aggravanti
A svelare le violenze sono state le telecamere installate all'interno della struttura che, visionate dagli operatori della Squadra Mobile di Imperia, hanno restituito diversi episodi di violenza, immediatamente segnalati all'autorità giudiziaria. La Squadra mobile ha quindi notificato agli operatori sociosanitari responsabili dei reati l'avviso della conclusione delle indagini preliminari. L'accusa per gli indagati è abuso dei mezzi di correzione e di disciplina, con le aggravanti dell'aver commesso il fatto in danno di persone disabili ricoverate all'interno di struttura sociosanitaria.
"Maltrattamenti non abituali"
"Le contestazioni riguardano soltanto pochi giorni, nel luglio scorso. Non si tratta di maltrattamenti, quindi di condotte abituali ripetute nel tempo, ma di abuso dei mezzi di correzione, quindi non si è proceduto a una misura", ha detto il procuratore di Imperia Alberto Lari intervenendo sull'inchiesta seguita dal sostituto procuratore Enrico Cinnella Della Porta. Dalle indagini è emerso che chi non si comportava come richiesto, veniva punito con spinte, schiaffi o colpi alla testa. La struttura, nel frattempo, ha già proceduto a rimuovere alcuni degli operatori indagati.
