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Caso Pozzolo, deputato indagato anche per porto abusivo di armi

Cronaca

La nuova accusa deriva dal fatto che la mini pistola da cui è partito il colpo, di proprietà del deputato, è un'arma da collezione e dunque il parlamentare avrebbe dovuto lasciarla a casa e non portarla con sé

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Il deputato Emanuele Pozzolo è indagato anche per porto abusivo di armi nell'ambito dell'inchiesta sul ferimento di un uomo che partecipava ad una festa di Capodanno a Rosazza, nel Biellese. La nuova accusa deriva dal fatto che la mini pistola da cui è partito il colpo, di proprietà del deputato, è un'arma da collezione e dunque il parlamentare avrebbe dovuto lasciarla a casa e non portarla con sé. Intanto, il 23 gennaio sono arrivati in procura a Biella i primi risultati dell'esame effettuato dal Ris di Parma sull'onorevole: lo stub fatto sul parlamentare è risultato positivo.

Cosa è accaduto a Rosazza

Pozzolo, che è stato sospeso da Fratelli d'Italia in seguito a questa vicenda, era già indagato per lesioni colpose aggravate, accensioni pericolose e omessa custodia di armi. Il colpo partito dal mini revolver durante la festa ha ferito Luca Campana, genero di Pablito Morello, caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, il quale aveva presenziato alla festa con una serie di familiari, a partire dalla sorella Francesca, sindaca di Rosazza, il paese dove era stato organizzato il veglione. Pozzolo ha sempre negato di aver sparato.

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Il mini revolver

L'arma in questione è una pistola revolver marca North American Arms Provo Ut calibro 22 long rifle, ovvero una mini pistola, di una decina di centimetri, tanto piccola da potere stare chiusa in una mano. È stata sequestrata a Pozzolo subito dopo gli eventi di Capodanno insieme alle munizioni e al proiettile estratto dalla coscia del ferito

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Pozzolo e il suo legale erano già stati informati della nuova iscrizione al registro degli indagati per porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico o aperto al pubblico "in occasione dell'avviso di deposito degli esiti dello STUB, eseguito il 23 gennaio", afferma la procuratrice di Biella, Teresa Angela Camelio, confermando ufficialmente la nuova indagine su Pozzolo. Il magistrato spiega che "nell'ambito dei controlli amministrativi avviati dalla Prefettura per la revoca del porto d'armi è emerso che la pistola dalla quale è stato esploso il colpo, seppur legittimamente detenuta, non poteva essere portata in luogo pubblico o aperto al pubblico poiché detenuta esclusivamente in regime di collezione". La procuratrice aggiunge che "la natura dell'arma è emersa solo a seguito degli accertamenti amministrativi, in quanto la relativa licenza per armi da collezione non risultava censita digitalmente in banca dati, poiché cartacea e non immediatamente acquisibile. Di conseguenza, nessuna notizia di reato avrebbe potuto essere confezionata e trasmessa al momento del fatto che ha dato origine al procedimento".

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