Vincent Plicchi, giovane bolognese di 23 anni, si è tolto la vita nella sua abitazione in zona Castiglione, mentre migliaia di persone lo guardavano sul popolare social. Molti hanno cercato di soccorrerlo avvertendo il 118 e i carabinieri
Ha avviato la diretta social e poi si è suicidato. Vincent Plicchi, bolognese di 23 anni, si è ucciso lunedì sera nella sua casa in zona Castiglione a Bologna. In tanti stavano guardando la sua diretta: era un cosplayer appassionato di Cod, il videogioco americano Call of Duty, conosciuto con il soprannome di Inquisitor Ghost. Per cercare di soccorrerlo qualcuno ha chiamato il 118.
L'ipotesi di cyberbullismo
È stato sepolto alla Certosa, il cimitero di Bologna. Ora toccherà ai carabinieri, capire il motivo del suo suicidio.L'ipotesi è che il giovane bolognese sia stato vittima di cyberbullismo: accusato da una ragazza di 17 anni (e dal suo presunto fidanzato) di averla in qualche modo molestata, con tanto di screenshot fatti girare apposta, a tal punto da scatenare contro di lui una campagna di odio.
Il padre di Vincent: "Non posso credere di doverti seppellire"
"L’unico modo che ha trovato per difendersi dal disonore e provare la sua innocenza è stato togliersi la vita", le parole cariche di rabbia e disperazione del padre. E ancora: «Ragazzi, state attenti a queste community - il suo monito – vivete la vostra vita nella realtà, non posso credere che oggi sto seppellendo mio figlio. Lui che per me, il fratello e la sorellina era un cuore puro».