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Caso Vannacci, telefonata con Salvini: "Ha diritto di esprimersi, leggerò il libro"

Cronaca
©Ansa

"Non ho sentito il ministro Crosetto. E non ho ricevuto alcuna notifica di provvedimenti.", ha detto il militare in merito all'ex incarico di capo dell'Istituto geografico militare e dopo le polemiche sul suo libro. "Sono stato avvicendato, non rimosso". Il vicepremier: "Va giudicato per il lavoro". Ieri il ministro della Difesa, che ha condannato le tesi del libro del militare, aveva detto: Sono diverso da chi mi attacca"

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Continua a far parlare il caso del generale Roberto Vannacci e del suo libro. "Non ho sentito il ministro Crosetto, ho letto le sue dichiarazioni sui giornali. E non ho ricevuto alcuna notifica di provvedimenti. Io sono stato avvicendato, dalla mezzanotte di oggi, non sono stato rimosso dal mio incarico", ha detto il militare  a Morning News su Canale 5 in merito all'ex incarico di capo dell'Istituto geografico militare. Intanto il ministro della Difesa Guido Crosetto - che ha condannato le tesi omofobe, anti migranti e anti femministe del parà - si è trovato protagonista di malumori anche all’interno del centrodestra: ultimo in ordine di tempo il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che ha difeso il militare parlando di censura e "regime". "Se il generale Vannacci avesse scritto un libro sostenendo tesi opposte a quelle che sostiene in questo, io mi sarei comportato esattamente allo stesso modo, da ministro. Chi mi attacca, da una parte o dall'altra, si sarebbe comportato all'opposto. Sì siamo diversi e molto", ha replicato Crosetto con un post su X. Intanto il generale ha avuto un colloquio telefonico con il vicepremier Salvini.

Telefonata con Salvini

Oggi c'è stata una telefonata, "molto cordiale", tra il vicepremier e ministro Matteo Salvini e il Generale Roberto Vannacci", fanno sapere fonti della Lega. Secondo il segretario leghista, Vannacci "deve essere giudicato per quello che fa in servizio. Se poi scrive qualcosa che non ha niente a che fare con i segreti di stato o il suo lavoro penso che ha tutto il dovere e diritto di farlo. Il generale Vannacci è stato additato come un pericolo. Io mi comprerò questo libro, perché prima di commentare e giudicare è giusto leggere", perché "è facile estrapolare qualche frase, lo leggerò tutto. La condanna al rogo come Giordano Bruno non mi sembra ragionevole", ha detto Salvini.

Vannacci: "Non ho offeso nessuno, non ho discriminato nessuno"

"Vedremo comunque alla fine di questo eventuale provvedimento disciplinare i fatti che mi sono stati addebitati e quali sono le accuse", ha aggiunto Vannacci a Morning News spiegando che con le frasi del suo libro "io non ho offeso nessuno, non ho discriminato nessuno. Parlando di normalità ad esempio mi riferisco alla consuetudine e mi riferisco a dati statistici: il 90% della popolazione è eterosessuale, non esserlo vuol dire fare parte di una minoranza". Il generale Vannacci ha poi aggiunto di "rivendicare la diversità, le persone sono uguali nella loro dignità". Forse, ha concluso, "le mie opinioni sono discutibili ma non offensive. Sfido chiunque a trovare con gli omosessuali che potrei aver avuto alle dipendenze, degli atteggiamenti offensivi o discriminatori". E su una sua eventuale discesa in politica il generale Vannacci ha detto: "Faccio il soldato. Almeno per ora".

Vannacci rifiuta la candidatura con Forza Nuova

Infatti ieri Vannacci, che è stato destituito e rimosso dalla carica di presidente dell'Istituto geografico militare con provvedimento disciplinare, ha deciso di non accettare la candidatura con Forza Nuova alle suppletive di Monza per la Camera. "Faccio il soldato e voglio continuare a fare il soldato - ha detto all'Ansa - Ringrazio sempre chi mi esprime fiducia e lo faccio anche nei confronti di un partito politico, di qualsiasi partito politico. Tuttavia continuerò a fare il soldato e non ho fatto progetti per altre attività. È chiaro che le offerte che si ricevono, in qualsiasi ambito, sono dimostrazioni di fiducia, perciò ogni volta ringrazio per la fiducia che mi viene data".

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Tajani: "Prudenza quando si occupano incarichi"

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani commentando il caso ha detto: "Io credo che in Italia tutti abbiano diritto di esprimere le proprie idee, bisogna però essere prudenti quando si occupano incarichi di grande responsabilità perché le opinioni legittime e personali rischiano di diventare opinioni dell'istituzione che si rappresenta. Da qui è nata un'incomprensibile polemica sulle Forze armate che invece vanno tutelate, difese, protette e rispettate per il lavoro che svolgono ogni giorno in Italia e all'estero per tutelare l'interesse nazionale".

Sgarbi: "Il libro di Vannacci rispecchia le posizioni di molti elettori del centrodestra"

"Ogni posizione e ogni libertà garantita dalla Costituzione - ha detto Sgarbi - non può essere censurata. Il pensiero progressista non può autoritariamente mortificare e spegnere il pensiero conservatore. Dopo il trattamento subito il generale Vannacci potrà ancora scrivere e parlare o dovrà essere umiliato dalla dittatura della minoranza attraverso l'autorità dello Stato? Questo è regime", ha sbottato rivolto alle opposizioni, ma di fatto parlando anche al ministro della Difesa. E dopo la replica del ministro, il sottosegretario ha ribattuto: "Vedo che ha preso la mia posizione come una critica alle sue dichiarazioni. Quanto alle misure, egli sa meglio di me che non possono venire da un Ministro ma da una gerarchia militare cui il generale Vannacci risponde". E, spiegando di aver letto "minuziosamente" il libro di Vannacci, ha sottolineato che "rispecchia, aldilà di qualche sbavatura, le posizioni di molti elettori del centrodestra e, soprattutto, cosa che si è sottovalutata, quella della Chiesa e dello stesso Papa".

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Donzelli: "In un mondo libero si scrive ciò che si pensa"

Non lo ha invece letto, ed evita ogni commento sul contenuto, Giovanni Donzelli, fedelissimo di Meloni, che a Il Corriere della Sera ha detto: "Non è compito della politica vagliare la correttezza morale dei contenuti degli scritti. Né del governo, né di un partito di minoranza. In un mondo libero si scrive ciò che si pensa. Se stabilissimo che compito della politica è decidere la bontà delle idee sarebbe la fine della democrazia". Poi ha spiegato che Crosetto "ha fatto benissimo" ad avviare l'azione disciplinare, attivando "un meccanismo previsto dalle procedure dell'esercito" per verificare l'aderenza alle regole dell'operato del generale. E all'opposizione Donzelli ha replicato: "Nella Costituzione non c'è scritto che spetta a lei o al Pd il compito di stabilire cosa può essere scritto e detto. Difficile da capire? Il giorno in cui smetterete di insultarci ci chiederemo cosa abbiamo sbagliato".

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Schlein: "Costituzione non garantisce le idee che negano il diritto a esistere"

"La Costituzione è antifascista non possiamo tollerare tentativi di rivedere la storia - è la posizione della segretaria del Pd Elly Schlein - La nostra Costituzione non mette tutte le opinioni sullo stesso piano, non garantisce libertà di espressione a quelle idee che negano il diritto a esistere ad alcuni gruppi di persone". Mentre il dem Alessandro Zan ha twittato: "Il delirio di Donzelli su Vannacci sconfessa Crosetto". "Da chi va in pellegrinaggio sulla tomba di Mussolini o da chi scambia per libertà di espressione una paccottiglia di pensieri razzisti, antisemiti ed omofobi c'è ben poco da aspettarsi di diverso da quello manifestato in queste ore da alcuni esponenti di FdI, in contrasto pure con le decisioni del loro ministro della Difesa - ha rincarato il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni - Assomigliano tristemente e pericolosamente al dottore Stranamore che non riusciva ad impedire che ogni tanto scattasse il proprio braccio teso...".

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