
Addio ad Andrea Purgatori: una vita per il giornalismo e le inchieste, da Ustica a Orlandi
L'autore e sceneggiatore televisivo è morto questa mattina a Roma, a 70 anni, dopo una breve e fulminante malattia. Inviato per 26 anni del Corriere della Sera, si è occupato di inchieste sul terrorismo e della strage del giugno 1980 in cui persero la vita 81 persone. Volto della trasmissione "Atlantide" su LA7, tra i suoi ultimi lavori la partecipazione al documentario "Vatican Girl" sulla scomparsa di Emanuela Orlandi

Una vita tra giornalismo e ricerca della verità storica sui misteri irrisolti d'Italia. Andrea Purgatori è morto questa mattina a Roma dopo una breve malattia, aveva 70 anni. Una lunga carriera nel giornalismo la sua, iniziata nel 1974 quando poco più che ventenne iniziò a lavorare come inviato per Il Corriere della Sera dove rimase fino al 2000 occupandosi anche di inchieste giudiziarie
È morto il giornalista Andrea PurgatoriDalla carta stampata ai reportage televisivi Purgatori si è affermato come autore per la trasmissione Atlantide su La7 che ha condotto per oltre vent'anni dal 2002
Proprio per Atlantide, nel 2019, ha anche ottenuto il Premio Flaiano come migliore programma culturale
La carriera di Andrea Purgatori è costellata non solo di inchieste giornalistiche ma anche di produzioni in veste di autore e sceneggiatore di film e fiction televisive tra cui Il Muro di Gomma, Fortapasc e Il Giudice Ragazzino
L'impegno civile del giornalista romano ha riguardato anche la protezione dell'ambiente: per sei anni - dal 12 maggio 2014 al 15 giugno 2020 - è stato presidente di Greenpeace Italia
Più recente la comparsa sul grande schermo nel film Orecchie (2016), dove interpreta l'otorino che assiste il protagonista. Nel film sono presenti Rocco Papaleo e Milena Vukotic
Di poco successiva la comparsa, sempre al cinema, nel film Io c'è (2018), dove interpreta un rabbino e ha accanto attori come Edoardo Leo, Margherita Buy e Giuseppe Battiston
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