Un’occasione per fare il punto della situazione sul mondo della scuola. In questo autunno di proteste studentesche sempre più allievi lamentano carenze da parte del sistema scolastico
“Oggi è la Giornata internazionale degli studenti, una ricorrenza molto significativa perché ci ricorda che libertà e diritto allo studio sono due valori indissolubilmente legati”. È quanto ha dichiarato Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, in occasione della ricorrenza. “Il 17 novembre 1939 – ha proseguito il Ministro – al culmine della repressione violenta contro le proteste studentesche diffuse in tutta Praga, gli occupanti nazisti, dopo aver chiuso tutti gli istituti di istruzione superiore e arrestato e deportato nei campi di concentramento 1200 giovani, giustiziarono senza processo nove tra studenti e professori cecoslovacchi”. Valditara ha utilizzato questo episodio crudele per ribadire il diritto all’istruzione.
Il ricordo degli studenti uccisi
“Le tirannie, da sempre – ha spiegato Valditare – hanno paura della scuola libera, del sistema di istruzione come luogo in cui la persona si afferma e si autodetermina, della cultura come ineguagliabile vettore di libertà. Per questo è importante ricordare quegli studenti che non vollero rinunciare ad essere se stessi, a costo del sacrifico supremo”.
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Le manifestazioni di domani
Intanto, domani tutti gli studenti delle scuole d’Italia scenderanno in Piazza per manifestare contro le carenze strutturali del nostro sistema d’istruzione. Gli studenti infatti lamentano una scuola sempre più escludente basata sulla competizione, con strutture che non sono adeguate. Forse è alla luce di queste proteste che Valditara ha concluso il discorso dicendo:“È importante difendere ogni giorno il diritto allo studio e costruire tutti insieme una scuola sempre più attenta alle esigenze, alle inclinazioni e ai progetti di vita di ciascuno studente, perché la scuola sia sempre di più il luogo per eccellenza di realizzazione della persona umana”.