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Guerra in Ucraina, Jorit dipinge Dostoevskij su una scuola di Napoli

Cronaca

Gaia Bozza

L'iniziativa dello street artist partenopeo che ha preso spunto dalle polemiche in seguito alla cancellazione - poi ritirata - delle lezioni su Dostoevskij all'università Bicocca di Milano

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Fedor Dostoevskij guarda adesso il cortile dell’istituto Augusto Righi di Napoli. E si impone sulle strade circostanti del quartiere di Fuorigrotta. E’ una risposta dello street artist Jorit alle polemiche che sono scaturite dopo la sospensione – poi ritirata – delle lezioni di Paolo Nori sul grande scrittore russo all’università Federico II. Come sempre, sotto il ritratto ci sono delle parole: in questo caso, l’artista partenopeo ha scelto una frase di Pier Paolo Pasolini tratta dal film “Uccellacci e uccellini”, il tema è proprio la pace.

Un progetto che fa parte di “Right between the eyes”

Il progetto fa parte di  “Right between the eyes” promosso dalla Fondazione Jorit in collaborazione con la Regione Campania, e a Salerno è stata completata da poco un'altra opera sulla guerra : “L’idea nasce dalla decisione dell’Università Bicocca di Milano che prima ha censurato un corso su Dostoevskij, poi ha chiesto di ripristinarlo, ma integrandolo con autori ucraini: mi ha colpito molto”, racconta Jorit che tra due settimane consegnerà questo lavoro, al quale partecipa anche un altro artista internazionale, per ora top secret. Che dovesse sorgere un Dostoevskij sulle pareti di una scuola, non lo sapeva nessuno, nemmeno l’istituzione scolastica. E’ stata una sorpresa scaturita dall’intuizione dell’artista napoletano (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - I VIDEO DI SKY TG24).

Perché  dipingere Dostoevskij su una scuola

"Volevo lanciare un messaggio da un piccolo ma grande istituto di Napoli - spiega l'artista -  e cioè che solo con la cultura si comprendono le cause delle guerre e si costruisce la pace. La cultura è un valore universale, della 'human tribe', per cui Dostoevskij è patrimonio dell’umanità". Il volto del grande autore russo svetta così sul palazzone della scuola con il segno distintivo di tutte le opere di Jorit, una doppia linea tribale sulle guance che significa per l'artista fratellanza: lui stesso si è fatto incidere questo segno sul volto.  Sotto il volto di Dostoevskij c’è la citazione presa da “Uccellacci e uccellini” di Pier Paolo Pasolini, che viene spiegata così: "Per me - racconta - è uno dei dialoghi più belli tra le opere di Pasolini,  mi ha sempre fatto pensare a come la cultura possa far aprire gli occhi e interpretare la realtà. E' questo che ci vuole per capire la guerra e costruire la pace, che è anche l’ultima parola del testo". Ma anche l'incipit della citazione è significativo: "Bisogna cambiarlo, questo mondo, fra Ciccillo! E' questo che non avete capito". 

Il caso delle lezioni di Paolo Nori alla Bicocca

La decisione dell'università di Milano, poi ritrattata e corretta, fa pensare "che bisogna tenere alta l’attenzione sulla libertà di pensiero - rimarca Jorit - Mi sembra assurdo censurare uno dei più grandi autori russi vissuto, tra l’altro, nell’Ottocento. Sarebbe come censurare Dante e Boccaccio".