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I no pass devono dire grazie ai vaccinati

Cronaca

Giuseppe De Bellis

L’80 per cento di italiani con più di 12 anni vaccinati è un risultato straordinario. Oggi, giorno dell’introduzione del green pass obbligatorio per moltissime attività, questo dato assume ancora più rilevanza. Ecco perché

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L’80 per cento di italiani con più di 12 anni vaccinati è un risultato straordinario. Oggi, giorno dell’introduzione del green pass obbligatorio per moltissime attività, questo dato assume ancora più rilevanza. Perché l’80 per cento degli italiani vaccinabili che si è vaccinato ha consentito di riaprire oltre alle aziende, anche gli spazi di svago collettivi, cinema, teatri, stadi. Ancora prima era toccato alle scuole, la cui chiusura per tanti mesi è stata la sconfitta più grande della pandemia. 

Siamo a metà ottobre 2021 e tutte le regioni sono in zona bianca. Un anno fa, in questi giorni, cominciava la seconda ondata della pandemia da COVID 19, con conseguenze tragiche: morti, terapie intensive in affanno, reparti Covid che si riempivano ogni giorno di più. Dì lì a qualche settimana sarebbe cominciata la distribuzione del vaccino. Oggi, grazie a quel progresso scientifico, vediamo la fine della pandemia. Abbiamo riconquistato una vita, le relazioni sociali. Tutti. La libertà che ha conquistato anche quel 20 per cento di popolazione che non crede nel vaccino è arrivata grazie all’80 per cento di persone che invece ci hanno creduto. Se anche loro si fossero comportati come chi oggi minaccia di chiudere il Paese, di bloccare porti e strade staremmo ancora tutti chiusi in casa. Se la situazione economica è meno peggio delle aspettative, se si sono persi meno posti di lavoro di quello che si temeva è perché ci sono stati i “sì Vax”.

Si può essere contro il Green Pass, si può anche manifestarlo, ciò che non è tollerabile è desiderare di danneggiare tutti, mentendo su prezzi dei tamponi, su presunte dittature sanitarie, su libertà minacciate. Si possono avere giudizi sull’operato del governo, delle regioni, di amministratori pubblici e privati (che peraltro hanno via via trovato la strada per scelte sempre più sensate ed efficaci) ma ci può essere solo un giudizio unanimemente positivo per la gran parte degli italiani che ci consente di guardare con ottimismo alla ripresa economica e sociale che si apre davanti a noi.