La Procura riferisce che il 30enne è accusato di duplice omicidio e occultamento dei cadaveri dei genitori, Laura Perselli e Peter Neumair, spariti il 4 gennaio e non ancora ritrovati. È l'unica persona iscritta nel registro degli indagati e si è costituito spontaneamente ma, secondo quanto si apprende, non avrebbe confessato
È stato arrestato nella notte Benno Neumair, il figlio della coppia scomparsa a Bolzano lo scorso 4 gennaio. "A seguito di alcuni recenti elementi acquisiti nel corso delle indagini", si legge in una nota della Procura, nella tarda serata di ieri l'uomo è stato fermato: è accusato di duplice omicidio e occultamento dei cadaveri dei genitori ed è l'unica persona iscritta nel registro degli indagati. "Nei termini processuali previsti dall'art. 390 c.p.p. verrà richiesta la convalida del fermo al giudice per le indagini preliminari - spiega la nota - A tutela delle indagini e del diritto di difesa allo stato non possono essere comunicate ulteriori informazioni". L'uomo si è costituito spontaneamente dopo che la Procura aveva emesso un decreto di fermo ma, secondo quanto si apprende, non avrebbe confessato. I genitori del 30enne, Peter Neumair e Laura Perselli, due ex insegnanti di 63 e 68 anni, non sono ancora stati ritrovati.
Benno Neumair si è costituito
"Lo abbiamo accompagnato noi in Procura per farlo costituire spontaneamente", ha detto all'Ansa l'avvocato di Neumair Angelo Polo. Poco dopo le 11 di stamattina Benno Neumair ha lasciato la caserma del comando provinciale dei carabinieri in via Dante a Bolzano a bordo di una gip dei carabinieri. Il trentenne si è coperto il volto con un foglio di carta quando la vettura è passata davanti ai cronisti e agli operatori. Ancora ieri i Ris sono tornati in via Castel Roncolo, dove la coppia abitava con il figlio. E la svolta nell'indagine sarebbe arrivata proprio da nuovi riscontri emersi dalle analisi nei laboratori dei Ris di Parma.
Simulata la caduta dal ponte
Ieri i vigili del fuoco, su disposizione degli inquirenti, hanno simulato la caduta di un corpo a peso morto dal ponte di Vadena, all'altezza della discarica, ipotizzando che proprio in quel punto Benno Neumair possa aver gettato nel fiume Adige i suoi genitori. Un manichino zavorrato, cioè dal peso di una persona adulta, è stato fatto cadere nel fiume, in modo da osservare per quanti metri possa venire trasportato dalla corrente. Nei giorni scorsi i vigili del fuoco hanno proseguito con le attività di ricerca nell'Adige. Alcuni punti del fiume, cosiddetti target, sono stati perlustrati da un sommozzatore. In particolare, le ricerche si sono concentrate nei pressi del ponte Ischia-Frizzi in una zona semi-deserta a sud del capoluogo altoatesino. Il ponte che porta sia alla discarica che al centro di guida sicura Safety Park, non è distante dall'inceneritore.
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I vestiti di Benno Neumair consegnati da un’amica
Il 24 gennaio un’amica di Benno Neumair ha consegnato alla Procura i vestiti che l’uomo indossava la sera del 4 gennaio. La donna ha spiegato che quella sera il figlio della coppia scomparsa era andato a trovarla: appena arrivato si era fatto una doccia e lei, per fargli una cortesia, aveva messo i vestiti in lavatrice e poi li aveva riposti in un armadio. Benno, la mattina successiva, avrebbe indossato altri indumenti che si era portato da casa. La donna ha detto agli inquirenti che i vestiti non erano comunque sporchi, tantomeno presentavano macchie di sangue, e che l’uomo le era sembrato tranquillo.
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